Un biometano 100% Made in Italy e ottenuto da sottoprodotti di aziende agricole eccellenze nella produzione dell’alimentare di qualità. Un prodotto rinnovabile, da valorizzare attraverso una rete di distribuzione e promozione che ne garantisca al contempo gli alti standard di sostenibilità. Sono questi gli obiettivi di Verdemetano, la prima società cooperativa di aziende agricole, aggregate per produrre biometano tutto italiano.
Biometano per la decarbonizzazione dei trasporti
L’atto costitutivo di Verdemetano è stato siglato il 17 febbraio 2021 a Bologna dalle venti aziende agricole fondatrici. La cooperativa nasce dall’esperienza della Confederazione generale bieticoltori italiani- CGBI, realtà cooperativa impegnata nella produzione di biogas dopo la riconversione del settore bieticolo-saccarifero, che rappresenta attualmente il secondo gruppo italiano per potenza istallata. Lo scopo è quello di fare massa critica aggregando la produzione di biometano ottenuto da sottoprodotti agricoli, effluenti zootecnici e colture sostenibili, riuscendo così a valorizzare il prodotto e distribuirlo in modo più capillare. A tutto vantaggio del processo di decarbonizzazione del settore trasporti intrapreso dall’Europa.
La cooperativa ha già definito i suoi asset strategici: 130 milioni di investimenti, una capacità produttiva annua di 100 milioni di metri cubi di biometano, in grado di alimentare oltre 2.000 camion a bio-LNG e ridurne le emissioni di CO2 fino al 95%.
La mission di Verdemetano: aggregare per valorizzare
La presenza capillare sul territorio, il numero di soci, la forza organizzativa e la lunga esperienza maturata sono i punti forti del progetto Verdemetano e le basi per tracciare la strada della transizione agroecologica. “Aggregare per valorizzare, questa è la mission di Verdemetano – spiegano i promotori Gabriele Lanfredi (CGBI) e Piero Gattoni (CIB – Consorzio Italiano Biogas) – Verdemetano è la prima aggregazione produttiva di biometano agricolo, aperta a tutti i futuri produttori di biometano che intenderanno far parte di questo ambizioso progetto agroindustriale che distribuirà il prodotto dei soci. Inoltre, la cooperativa concorrerà anche alla realizzazione dei progetti di sostenibilità dei propri clienti, soprattutto le società quotate in borsa, garantendo loro gli alti standard richiesti dal mercato in tema di sostenibilità”.