L’illegalità nel settore bioplastiche purtroppo non conosce crisi. Per questo non si ferma neanche l’impegno delle associazioni del comparto per combattere irregolarità, false certificazioni e contraffazioni di buste e imballaggi in bioplastica.
In occasione dell’assemblea annuale di
Assobioplastiche, il 15 giugno, è stata così presentata una nuova piattaforma online, realizzata con il supporto del consorzio BioRepack, per segnalare potenziali illeciti nel settore degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

Come funziona la piattaforma per segnalare le bioplastiche illegali

Sacchetti con false diciture, certificazioni di compostabilità contraffatte, imballaggi spacciati per biodegradabili ma in realtà fabbricati con plastica tradizionale. Le irregolarità nel settore delle bioplastiche sono ancora tante e purtroppo anche difficili da individuare per il cittadino non esperto.
Per questo non conosce sosta l’impegno di Assobioplastiche, ora
affiancata dal consorzio BioRepack, nella lotta agli illeciti e alle false bioplastiche.
La piattaforma online, realizzata dall’Associazione con il supporto di BioRepack, è dunque un nuovo e utile strumento per coinvolgere gli stessi cittadini nel contrasto all’illegalità. Accedendo dal sito
assobioplastiche.org, chiunque può infatti segnalare imballaggi e prodotti potenzialmente non a norma.
Una volta compilato il form con le informazioni necessarie, “Assobioplastiche – si legge nel comunicato - avvierà una procedura di gestione della segnalazione grazie al
supporto di tecnici specializzati. Accertata la sussistenza della violazione, verrà attivata la fase di controllo da parte degli organi accertatori per arrivare fino alla presentazione di un esposto presso le autorità competenti”.

Assobioplastiche e BioRepack uniti nella lotta all’illegalità

La nuova piattaforma va così ad affiancarsi al Protocollo d’intesa tra Assobioplastiche e la Commissione Ecomafie, attivo dall’aprile 2021, nonché alle collaborazioni già in essere con le Forze dell'Ordine, nazionali e locali.
“Il fenomeno dell’illegalità non risente della recessione causata dalla pandemia o dalla crisi determinata dal caro energia e dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Anzi se ne alimenta - sottolinea Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche - Per questo occorre tutelare ancor di più gli operatori onesti che lavorano in questo periodo complicato e i cittadini”.
“I numeri sul riciclo delle bioplastiche appena presentati all'assemblea del Consorzio BioRepack confermano che queste ultime sono un valido alleato nell'ottica della costruzione di una bioeconomia circolare che aiuti a restituire salubrità e sostanza organica ai terreni sotto forma di compost. - aggiunge Marco Versari, presidente di BioRepack - La diffusione di prodotti illegali, che non rispondono ai rigorosi criteri previsti per le bioplastiche, non solo danneggia il settore ma ostacola quel processo virtuoso creando danni agli impianti di trattamento. Strumenti come questa nuova piattaforma sono pertanto più che benvenuti, perché solo con l'aiuto di tutti possiamo sconfiggere i contraffattori”.

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