Un nuovo passo nella lotta contro gli scarichi illeciti nei corsi d’acqua e nelle reti fognarie. Il Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha vinto il Premio Innovazione Smau per i suoi “detective elettronici”. Il riconoscimento è stato assegnato il 20 ottobre 2020, in occasione di Smau Milano, l’evento di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiana e internazionale.
Detective elettronici per monitorare acque reflue e scarichi illeciti
I “detective elettronici” del Gruppo CAP sono innovativi sistemi di monitoraggio in continuo utilizzati per individuare in tempo reale sostanze inquinanti negli impianti di depurazione e per risalire agli scarichi illeciti, ridurre i cattivi odori e l’impatto ambientale.
Il sistema si basa sulla tecnologia sviluppata da Kando con approccio “Early Warning”, che consente di prevedere la presenza di sostanze inquinanti nelle acque reflue, così da poter poi rilevare con assoluta tempestività gli scarichi illeciti. Questo metodo consente ai tecnici di calcolare il tempo di arrivo di un determinato inquinante al depuratore e di mettere in atto vere e proprie “misure tampone”, per mitigare l’impatto delle sostanze sul processo depurativo all’interno dell’impianto.
Il progetto pilota è stato avviato nel bacino del depuratore di Pero, uno dei più grandi fra quelli gestiti da CAP, che serve ben 21 Comuni del milanese e ospita sul suo territorio diverse attività produttive come aziende di trattamento di rifiuti, farmaceutiche, chimiche e galvaniche. “I risultati della prima fase – spiegano da Gruppo CAP - hanno già portato a una notifica di reato e all’avvio dell’attività di controllo coordinata con l’ARPA e con la polizia provinciale, che ha identificato l’origine dello scarico anomalo e bloccato la fonte di inquinamento”. Ora si pensa di estendere il progetto a tutti i 40 impianti presidiati dal Gruppo.
Sostenibilità e innovazione
“Questo premio riconosce il nostro impegno per far crescere il territorio secondo logiche di sostenibilità e attenzione all’ambiente”, ha commentato Andrea Lanuzza, direttore generale gestione di Gruppo CAP. “Il nostro obiettivo è quello di integrare i più avanzati standard tecnologici e digitali in tutti i nostri settori e processi produttivi. Perciò abbiamo adottato questi speciali sensori, che ci permettono di individuare chi inquina con sversamenti illeciti nelle reti fognarie, preservando il nostro prezioso patrimonio idrico e al tempo stesso il benessere di ogni comunità”.
“Abbiamo introdotto la depurazione 4.0, che ci permette di monitorare in continuo la qualità delle acque depurate. Inoltre, abbiamo dato vita a sinergie con Istituti accademici e aziende private per la ricerca di nuovi modelli di produzione in ottica di economia circolare. Con Novamont ad esempio, stiamo sperimentando nuove soluzioni per la produzione di bioplastiche, studiando proprio le acque trattate”, conclude Lanuzza.
Nell'immagine: l'impianto di Pero