“Love is in the air” al Parlamento europeo. In un recente rapporto sul lancio della campagna MEPs4SDGs (Membri del Parlamento europeo per gli obiettivi di sviluppo sostenibile) che vuole incoraggiare i parlamentari Ue a perorare la causa degli obiettivi di sviluppo sostenibile a Bruxelles, l’amore è citato diverse volte. L’European Environmental Bureau ha anche prodotto un film d’animazione per conto di Sdg Watch Europe con lo scopo di toccare i nostri cuori e incoraggiarci a diventare eroi della sostenibilità.
Io sono decisamente favorevole allo storytelling. Nella mia “vita precedente”, nel corso della mia decennale carriera di direttrice creativa, ho collaborato alla creazione di numerose campagne internazionali. E come mi è stato detto recentemente: “non si può mai essere ex creativi”. Tenendo questo in mente, focalizzandomi sull’implementazione dell’economia circolare negli ultimi cinque anni – gli ultimi due come presidente del Gruppo di Coordinamento dell’Ecesp (https://circulareconomy.europa.eu/platform/) di Bruxelles – coinvolgendo diversi soggetti interessati in tutto il mondo, cercando di favorire il dialogo e un approccio dal basso all’alto, lavorando a piani d’azione e incoraggiando diversi creativi affinché contribuissero al processo di cambiamento, mi sono improvvisamente sentita disorientata.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il New Green Deal e il Piano d’azione per l’economia circolare (https://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/new_circular_economy_action_plan.pdf ) lanciato a marzo, rappresentano un’eccellente base per la necessaria transizione sistemica che coinvolge aspetti economici, ambientali e sociali. Il modello di “triangolo circolare” che abbiamo introdotto nel piano d’azione per la transizione all’economia circolare in Slovenia nel 2017 enfatizza l’interdipendenza tra economia circolare, cultura circolare e cambiamento circolare.
E ora dobbiamo diventare eroi della sostenibilità. Vedere come tutti i tasselli vanno al loro posto dovrebbe riempirmi di gioia e invece non riesco a trovare la “pace interiore”. Credendo molto nella finalità degli obiettivi di sviluppo sostenibile ed essendo una vera sostenitrice del Green Deal, cerco di immaginare come trovare il giusto equilibrio tra “divulgazione” e “implementazione” di entrambi.
Noi, come esseri umani, abbiamo bisogno di identificarci con il soggetto prima di passare all’azione. Finché il cambiamento riguarda gli altri siamo favorevoli. Ma quando siamo noi a dover cambiare, la cosa diventa difficile. Solamente soluzioni che siano accessibili, sopportabili e attraenti hanno una chance di poter sostituire quelle vecchie e di spingerci fuori dalla nostra comfort zone.
Questo è particolarmente vero quando si deve implementare il paradigma dell’economia circolare. Pensate a cosa significa dover far riparare le proprie scarpe invece di comprarne un nuovo paio. O di condividere un’auto invece di possederla. O andare al mercato locale invece che al supermercato dietro l’angolo.
Lo so, è una versione molto semplificata, adattata al quotidiano, del decision making. Ma usiamola quale esempio di come inizia il processo di cambiamento.
Ora torniamo alla nostra idea di essere eroi della sostenibilità. Credo che gli obiettivi di sviluppo sostenibile siano molto basati sui valori: sono in sintonia con inclusione, uguaglianza, collaborazione e co-creazione. Non lasciano nessuno indietro, così come non mettono nessuno nella condizione di dover dare tutte le risposte.
Lo stesso vale per gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo: puntare a diventare il primo continente a zero emissioni di carbonio è fantastico, riuscirci nella realtà è una sfida enorme. Non possiamo arrivarci da soli. Considerato quanto siamo interdipendenti e interconnessi sulla Terra dobbiamo rispettare i limiti del pianeta e rispettarci reciprocamente. Gli eroi della sostenibilità sono ovunque. Forse avendo indicatori, unità di misura, conoscenza, strutture gerarchiche e percezioni che governano la nostra mentalità “occidentale” molto lineare, stiamo fraintendendo il vero punto importante e sottovalutando questi fattori che stanno in realtà trainando il cambiamento in corso. Dobbiamo essere umili e magnanimi. Innamorati della vita. È così che potremo riconoscere gli eroi nascosti che stanno già, (o stanno tuttora) vivendo la vita in armonia con madre Natura.