Facilitare il riutilizzo e il riciclo degli imballaggi, creare packaging con materiale riciclato e rendere l’e-commerce più “leggero”. Sono queste le qualità premiate dall’edizione 2020 del bando per l’ecodesign promosso da CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi.
Alla sua settima edizione, nonostante l’emergenza Covid, il bando non ha interrotto il suo trend positivo di crescita, registrando ben 289 casi studio presentati da aziende e startup (contro i 145 del 2019), di cui 160 ammessi al concorso, segnalati per la loro portata innovativa, l’applicazione dei principi dell’economia circolare e per l’effettiva riduzione degli impatti ambientali. In tutto sono 92 le aziende premiate, che si suddivideranno, in base a una graduatoria a punti, il montepremi di 460mila euro. Premi di 10mila euro a testa andranno invece alle quattro eccellenze scelte dal Comitato tecnico, composto da esperti accademici del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e dell’Università IUAV di Venezia, di Legambiente, di Altroconsumo e di PackMedia.
Packaging innovativi e circolari per il palmares di CONAI
La “palma” per l’innovazione circolare del bando CONAI 2020 è stata dunque assegnata a quattro aziende che hanno brillato nell’applicazione di alcuni dei principi dell’economia circolare: il riutilizzo, la facilitazione delle attività di riciclo, l’uso di materia riciclata e la riduzione del packaging per l’e-commerce.
Luceconcept Srl vince il Premio innovazione circolare Riutilizzo per aver creato un nuovo imballaggio costituito da una box in polietilene espanso a bassa densità con cento fori per il posizionamento di moduli LED. Le box vengono inserite a due a due in una scatola di cartone ondulato. Anziché in sacchetti pluriball, i moduli LED vengono così imballati in queste strutture leggerissime, resistenti e sovrapponibili, e soprattutto riutilizzabili al termine di ogni ciclo. Un’innovazione che ha ridotto di oltre il 50% sia le emissioni di CO₂ eq sia il consumo di energia, e ha abbattuto del 30% i consumi idrici.
Duracell Italy Srl sale sul podio per la Facilitazione delle attività di riciclo. Ha modificato l'imballaggio primario delle pile Duracell Plus AA 6 count eliminando la valva in plastica per una soluzione 100% cartoncino: in questo modo sono stati ridotti ingombro e peso dell'imballaggio secondario ed è stato possibile impilare più prodotti su due pallet sovrapposti, saturando meglio i camion nella fase di traporto. Un intervento di ecodesign che ha dimezzato le emissioni di CO₂ eq e ridotto del 20% circa i consumi energetici.
HIPAC Spa si aggiudica invece la categoria dell’Utilizzo di materiale riciclato grazie a un nuovo film estensibile tecnico e innovativo che usa almeno il 60% di materia prima seconda e che nonostante questo ne riduce lo spessore (di norma invece l’uso di materia riciclata nel film richiederebbe un aumento di peso). È stata eliminata, inoltre, l’anima in cartone dei rotoli. Sono stati così tagliati di oltre il 60% le emissioni di CO₂ eq e il consumo di energia. Impressionante il risparmio di acqua, che sfiora l’80%.
È Geox Spa invece a ricevere il premio per le applicazioni E-commerce. L’azienda ha sviluppato un algoritmo che ottimizza la scelta degli imballaggi, permettendo di optare per quello più idoneo per ogni singolo prodotto che deve essere spedito. I volumi dei pack ne escono così ridotti al minimo: ogni scatola ha dimensioni adeguate al suo contenuto e un peso minore rispetto a quelle standard. I risparmi di CO₂ eq emessa, di energia consumata e di acqua sono tutti vicini al 50%.
Progettare gli imballaggi pensando all’ambiente
Tutte le candidature sono state analizzate attraverso uno strumento di Life Cycle Assessment, l’EcoTool CONAI. Si tratta di un software che semplifica l’analisi Life Cycle Assessment dei prodotti, così da rendere più veloce la valutazione dell’impatto ambientale e dei miglioramenti ottenuti con le innovazioni presentate. Le azioni di prevenzione adottate dalle aziende partecipanti sono state così valutate tramite una comparazione prima/dopo, con particolare riferimento ad indicatori specifici quali GWP (global warming potential), GER (gross energy requirement) e “blue water” (componente dell’indicatore water footprint).
“I modelli di business del futuro non possono non passare dalla prevenzione, se vogliono essere sostenibili”, commenta il presidente CONAI Luca Ruini. “Nella fase di progettazione di un imballaggio si definisce infatti la maggior parte degli impatti che questo avrà sull’ambiente. Per questo continuiamo a promuovere l’ecodesign degli imballaggi con il nostro Bando: l’innovazione green aumenta il valore dei packaging nel ridurne gli effetti sull’ecosistema. Si tratta di una filosofia e di un modo di fare impresa che negli anni si rivelerà sempre più premiante e sempre più seguito”.