Il 3 giugno si celebra la Giornata mondiale della bicicletta, un’occasione per fare il punto sull’utilizzo della bicicletta nel nostro paese. In un recente sondaggio di Ipsos, il 57% degli intervistati ha risposto di saper andare in bicicletta, il 49% ha dichiarato di averne una da poter utilizzare per i propri spostamenti e il 26% ha affermato di utilizzarla per fare attività fisica. Soltanto il 10% degli interpellati ha dichiarato di raggiungere il luogo di lavoro o di studio in sella a una bici.
Anche sull’abbordabile distanza di 2 chilometri, le persone preferiscono utilizzare l’automobile (29%) o camminare a piedi (42%) piuttosto che inforcare la bicicletta (13%). Pur ritenendo questo mezzo di trasporto fondamentale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (88%) e del traffico (85%), quasi due terzi degli intervistati (62%) reputano insufficienti le misure di sicurezza per coloro che pedalano. Non a caso il 71% del campione di Ipsos è d’accordo sul fatto che i nuovi progetti di infrastrutture stradali a livello locale dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili. Nonostante il 76% degli intervistati affermi che i ciclisti non rispettano le regole della strada, la bicicletta è di gran lunga il mezzo di trasporto che raccoglie più consensi con un 81% inavvicinabile da automobili (68%), motocicli (60%) e monopattini (39%).
Dopo la pandemia di Covid-19, l’incremento delle piste e delle corsie ciclabili ha dato un forte impulso al numero di italiani che decidono di raggiungere il luogo di lavoro o di studio in sella a una bicicletta, ma il gap con i Paesi del Nord Europa resta enorme. Cosa fare per ridurlo?
Muoversi in bicicletta e spendere a Km0: l'idea di Pin Bike
Una delle soluzioni per rendere più appetibili gli spostamenti in bicicletta viene da Trani, dove Nico Capogna e Davide Di Bisceglie hanno dato vita a Pin Bike, un progetto che attraverso la certificazione degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola risarcisce i ciclisti con bonus spendibili nei negozi di prossimità. “Nell’ultimo decennio abbiamo assistito allo sviluppo dei servizi di bike sharing prima e al boom dei bonus bici dopo. In entrambi i casi l’amministrazione pubblica ha considerato la ciclabilità un problema di possesso: se facciamo avere le biciclette alle persone, queste si sposteranno pedalando – spiega Capogna - Ma il nodo della questione non è tanto quello del possesso, quanto quello degli scogli mentali e culturali legati all’utilizzo della bicicletta. Gli automobilisti restano refrattari anche di fronte ai lunghi elenchi dei vantaggi della bicicletta, quindi abbiamo pensato che un incentivo economico potesse essere la leva per spingere le persone a spostarsi pedalando”.
In Italia l’idea di Pin Bike è già stata sposata con entusiasmo dalle amministrazioni comunali di Bari, Bergamo, Pescara, Foggia, San Giorgio a Cremano, Santeramo in Colle e dal Patto Territoriale Zona Ovest Torino del quale fanno parte undici comuni situati a ovest del capoluogo piemontese; al progetto hanno aderito anche i lavoratori del Policlinico Sant'Orsola e AUSL di Bologna.
I fondatori di Pin Bike
La Bicification conquista l'Europa
Dal 1° giugno Pin Bike è arrivato in Europa con Bicification, un progetto finanziato da EIT Urban Mobility, un’iniziativa dell’Istituto Europeo di innovazione e Tecnologia (EIT), organismo dell’Unione Europea che mira ad accelerare le soluzioni e la transizione verso un sistema di trasporto incentrato sull’utente, integrato e veramente multimodale. Ora il dispositivo Pin Bike può essere installato sulle biciclette dei cittadini di Tallinn (Estonia), Istanbul (Turchia) e Braga (Portogallo), per premiarli con un buono spendibile nei negozi di vicinato i cittadini più virtuosi.
Grazie a un sistema antifrode, Pin Bike certifica i chilometri effettivamente percorsi in ambito urbano, questo permette alle Amministrazioni Comunali di mettere in atto misure finanziariamente efficaci e data based per monitorare e pianificare la mobilità sostenibile all’interno dei propri confini.
I cittadini e le cittadine di Tallin, Istanbul e Braga riceveranno un incentivo pari a 25 centesimi di euro al chilometro nelle tratte casa-scuola o casa-lavoro e 7 centesimi al chilometro nelle tratte effettuate nel tempo libero, all’interno del perimetro urbano. I crediti guadagnati - fino a un monte di 30 euro al mese a utente - verranno gestiti nel sistema Pin Bike, tramite codici che potranno essere spesi in qualsiasi negozio della città.
Il progetto europeo Bicification coinvolge, oltre al coordinatore tecnico Pin Bike, le tre amministrazioni comunali di Braga, Istanbul e Tallinn, due centri di ricerca universitari - il CERTH in Grecia (Centre for research & technology Hellas) e il KTH in Svezia (Royal Institute of Technology) - e la software house Nextome Srl.
L’entità dei crediti e la loro spendibilità sul territorio viene decisa dalle singole amministrazioni comunali: c’è chi pone un tetto di crediti giornaliero e chi opta per un massimale mensile. “Ogni città ha i suoi obiettivi specifici ed è nostro compito lavorare al fianco delle singole amministrazioni per adattare la tecnologia Pin Bike alle esigenze specifiche di ciascuna di esse” spiega Capogna. Tallinn, capitale dell’Estonia, punta a promuovere la bicicletta per ridurre il numero di auto sulle strade e, parallelamente, ad acquisire informazioni su come chi usa la bicicletta si muove in città al fine di costruire le infrastrutture necessarie. Braga, città del nord ovest del Portogallo, nel promuovere la mobilità inclusiva, intelligente e sostenibile, punta a valorizzare il commercio locale. A Istanbul ci sono circa 30 milioni di spostamenti al giorno e il tema della gestione della mobilità è cruciale per la città. L’amministrazione ha l’obiettivo di arrivare al 50% degli spostamenti a piedi o in bici e punta a incrementare le piste ciclabili da 350 km a 650 km entro il 2023.
I dati di Pin Bike in Italia
“Nel 2019 il sistema è già stato collaudato su 1000 utenti a Bari e, una volta constati i risultati, l’amministrazione del capoluogo pugliese ha deciso, a partire dal 2021, di estendere la misura a un numero indefinito di cittadini con un accordo triennale, rendendo il servizio non più sperimentale, ma stabile e sistematico. Attualmente l’incentivo giornaliero per ogni singolo utente è di un euro - spiega Capogna -. I comuni che fanno questi investimenti sulla mobilità sostenibile vogliono che le risorse rimangano nel tessuto sociale del territorio. Il sistema Pin Bike ha tre finalità: innanzitutto quella di incentivare la mobilità con la bicicletta, poi quella di favorire il commercio di prossimità e, infine, quella di offrire alle amministrazioni un sistema per il mobility management”.
Dalla sua nascita nel 2018, nelle città italiane che hanno già adottato Pin Bike, gli utenti hanno pedalato per 1.640.362 chilometri, pari a 235mila chili di CO2 risparmiati e a 150mila euro di premi erogati. In futuro scopriremo se, con la Bicification, il progetto della start up pugliese riuscirà a diventare un modello anche all’estero.
Immagine: Nicole Baster (Unsplash)