Una delle maggiori sfide nell’elettrificare una flotta di veicoli è la costruzione della costosa infrastruttura di ricarica per supportarla. Una startup californiana propone oggi una soluzione che annulla quasi del tutto la necessità di infrastrutture di ricarica: il battery swapping (o sostituzione delle batterie).

Come funziona il battery swapping

"L'idea è molto, molto semplice: invece di cercare di spostare l'energia sotto forma di... energia, la si sposta fisicamente", spiega Khaled Hassounah, co-fondatore e CEO di Ample.
Ample ha fatto irruzione sulla scena dei veicoli elettrici circa nove mesi fa, dopo aver sviluppato per sette anni “di nascosto” la sua tecnologia di sostituzione delle batterie. La società ha in programma una rapida espansione: ha raccolto un round di finanziamento di serie C di 160 milioni di dollari ad agosto e un investimento di 50 milioni di dollari a novembre, portando il suo finanziamento totale finora a 280 milioni di dollari.
Ecco come funziona la tecnologia di Ample: l'azienda inizia dotando una città di un gruppo di stazioni di cambio batteria, ciascuna delle dimensioni di due parcheggi; le stazioni non richiedono una costruzione permanente e "possono essere situate nelle stazioni di servizio, nei negozi di alimentari o ai lati della strada". Una volta che la rete è a posto, i veicoli elettrici partecipanti possono fermarsi nelle stazioni, dove un braccio robotico provvederà a sostituire le batterie scariche con batterie modulari, tipo Lego, appena caricate, il tutto in circa 10 minuti.

Puntare sulla modularità

L’idea non è del tutto nuova. Tesla aveva iniziato a proporre un sistema di battery swapping nel 2013, ma pochi conducenti erano interessati a partecipare. La società ha quindi abbandonato quasi del tutto l’esperimento nel 2015. Un'altra startup, Better Place, ha raccolto quasi 1 miliardo di dollari con la promessa di creare un sistema di sostituzione della batteria in cinque minuti, per poi finire in bancarotta.
Hassounah crede invece che Ample avrà successo in questo segmento di mercato dove altri hanno fallito grazie alla modularità delle sue batterie per auto. Frazionare le batterie in pezzi più piccoli, spiega, non solo consente di adattarsi a una gamma più ampia di veicoli, ma le rende anche molto più leggere e facili da sostituire.
Inoltre, la società non si rivolge ai singoli conducenti, almeno non ancora. Si sta posizionando come una soluzione principalmente per flotte e applicazioni commerciali. In effetti, la prima installazione di Ample quest'anno nella Bay Area di San Francisco coinvolge una flotta di autisti Uber, che Hassounah ha descritto come il "caso d'uso più impegnativo" che potrebbe dimostrare il valore di questa tecnologia per altri tipi di flotte. Ample ha anche collaborato con Sally, una società di noleggio di veicoli elettrici, per espandere il modello a New York, Los Angeles e Chicago.

Più economico del gas

L’attrattiva del battery swapping, secondo Hassounah, è duplice: i gestori delle flotte potrebbero evitare la necessità di costruire molte stazioni di ricarica, con costi spesso proibitivi, e i loro veicoli potrebbero ricaricarsi in pochi minuti, non ore, proprio come farebbero a una stazione di rifornimento gas.
"Una volta che l'elettricità funzionerà come il gas, si potranno creare flotte molto grandi in grado di rendere la transizione più agevole", ha detto Hassounah.
Mentre costruire abbastanza stazioni di ricarica per una flotta di solito costa milioni, attingere alla rete di stazioni di battery swapping di Ample costa zero dollari di anticipo. La società copre le spese di costruzione delle stazioni e poi addebita agli utenti un costo per miglio per l'energia fornita, che secondo Hassounah finisce per costare circa il 20% in meno del gas.
Parte del motivo per cui Ample può costruire le sue stazioni in modo rapido ed economico è perché di solito non richiedono aggiornamenti dell'infrastruttura elettrica. Le stazioni si collegano semplicemente alla rete e caricano le batterie gradualmente quando l'energia è più economica e più abbondante. Secondo Hassounah, ad Ample bastano circa sei settimane per dotare una città o un nuovo deposito di una rete di stazioni di scambio.
Sebbene il battery swapping abbia i suoi vantaggi rispetto alla ricarica per alcune applicazioni, Hassounah non pensa che Ample sia in concorrenza con i sistemi di ricarica tradizionali. La ricarica – dice - ha ancora senso in molte situazioni, specialmente per i conducenti che possono facilmente collegarsi per otto ore o più a casa ogni notte.
Ample, spiega Hassounah, è in realtà in competizione con il gas e mira a rendere il suo servizio un'opzione più economica, più veloce e a tutto tondo.
Non crede, infine, che il battery swapping sarà la soluzione a tutti i problemi nella transizione verso la mobilità elettrica. "È necessario – conclude - mantenere la mente aperta sulla ricerca di soluzioni adeguate ad ogni tipo di casistica".

Nell'immagine, un'automobile in una stazione di battery swapping di Ample

Questo articolo è stato pubblicato su Greenbiz.com