A Scandicci, alle porte di Firenze, è stato inaugurato il primo hub italiano dedicato all’economia circolare dell’industria conciaria.
ZeroLab, frutto della sinergia tra la startup ZeroW e Aspri - Associazione Pelle Recuperata Italiana, funzionerà da centro di raccolta e smistamento di materiali di scarto di pelletteria e cuoio, ma nello stesso tempo sarà un centro di formazione e un incubatore per giovani designer.
La sede fisica del progetto sarà inoltre affiancata dalla
piattaforma digitale ZeroW, un vero e proprio marketplace in grado di mappare e incrociare la domanda e l’offerta di pellami di scarto sul territorio.

Un polo per l’economia circolare della pelle a Scandicci

Se già l’industria conciaria italiana si può dire circolare “per vocazione”, visto che la gran parte delle pelli utilizzate sono uno scarto del comparto alimentare, l’hub inaugurato a Scandicci fa un passo ulteriore in direzione della circolarità. ZeroLab si propone infatti di intercettare e rimettere in circolo gli stessi materiali scartati dai processi di produzione di pelletteria per la moda.
“Ogni anno – precisano gli ideatori del progetto -
l’industria conciaria italiana produce 758 milioni di kg di materiale di scarto, di cui 232 milioni di kg solo in Toscana”. Un patrimonio da non sottovalutare e che può diventare particolarmente prezioso soprattutto per artigiani, piccoli imprenditori e giovani startup che così, oltre a fare un favore all’ambiente, possono acquistare materiali più economici.
Collocato strategicamente nel distretto della pelle di Scandicci, il centro polifunzionale “si presta dunque ad intercettare da un lato le aziende che necessitano di smaltire gli scarti di produzione, dall’altro il know how di professionisti altamente specializzati, valorizzando l’artigianato e favorendo un sistema circolare”. Per aiutare lo scambio, è stata implementata una piattaforma digitale che funzionerà come un vero e proprio marketplace per mappare la produzione di scarti di pelletteria e incrociare domanda e offerta, favorendo sia l’acquisto di pellame come materia prima sia quello di accessori e capi di moda realizzati da artigiani e designer coinvolti nel progetto.
Infine, ZeroLab si propone anche una missione formativa, diventando
un incubatore per giovani designer e un centro di promozione dell’economia circolare.

Con questo progetto, “Zerow favorisce quello sviluppo della moda sostenibile a cui guardiamo da tempo. - commenta Agnese Fazolo, Presidente CNA Firenze Federmoda - Siamo infatti da sempre attenti al recupero degli scarti delle lavorazioni, siano essi di pelletteria che tessili, sia per motivi ambientali che per i costi materiali del loro smaltimento. È stato pertanto doveroso promuovere Zerow nel panorama italiano dell’innovazione, metterla in contatto con il parterre degli stakeholder dell’innovazione tecnologica attivi sul territorio fiorentino e toscano e facilitare la sua collaborazione con le migliori scuole di moda. Siamo certi che gli studenti di oggi vedranno, proprio negli spazi di coworking e nei servizi offerti dalla start up, degli strumenti quanto mai utili per dar vita alla produzione delle loro prime collezioni”.

Immagine: ZeroLab