L’agricoltura è il settore che in modo più diretto influisce sulla nostra salute e sul benessere degli ecosistemi. Purtroppo però negli ultimi 50 anni l’attenzione verso la massimizzazione delle rese a discapito della qualità ha favorito il diffondersi di colture intensive con un massiccio utilizzo della chimica.
Qualcosa tuttavia sembra oggi muoversi in direzione diversa. L’ agroecologia, per anni tenuta al margine delle politiche nazionali ed europee, si è conquistata un posto di spicco tra gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea per contrastare la crisi climatica e proteggere la biodiversità. E anche al di là dei banchi della politica, tra i cittadini, è cresciuta la domanda di cibo sano e sostenibile per l’ambiente. Il volume, appena uscito per Edizioni Ambiente, Agroecologia circolare. Dal campo alla tavola. Coltivare biodiversità e innovazione a cura di Angelo Gentili e Giorgio Zampetti, vuole dunque rendere conto di questa transizione in corso, puntando la lente sull’Italia e sulle sue realtà più coraggiose e innovative.

Agroecologia per il clima e la biodiversità

L’agricoltura rappresenta un settore strategico nell’ambito del Green Deal europeo. Le strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 hanno stabilito target stringenti per il settore: 50% in meno di utilizzo di pesticidi nei campi; 50% in meno di antibiotici negli allevamenti; 20% in meno di fertilizzanti; 10% di Superficie agricola utilizzata (Sau) dedicata a corridoi ecologici e fasce tampone e 25% dedicata al biologico, tutela della biodiversità e del suolo.
L’agroecologia si ritrova insomma al centro di una potenzialmente rivoluzionaria transizione del sistema. Una transizione che è in realtà già in atto grazie al lavoro di tanti produttori-pionieri. Concentrandosi sul territorio italiano,
Angelo Gentili e Giorgio Zampetti di Legambiente sono andati a cercarli. Agroecologia circolare si propone dunque come l’analisi di un settore agroalimentare che promuove il valore del made in Italy, del chilometro zero, circolare e innovativo, basato sul riciclo degli scarti, sull’utilizzo di materiali eco-compatibili, sullo sviluppo delle energie rinnovabili e di nuove tecnologie di digitalizzazione, geolocalizzazione e connessione in rete, oltre alla forte riduzione della dipendenza dalla chimica. Supportato da solide basi scientifiche, ma con piglio divulgativo, il libro redige una vera e propria roadmap verso l’agroecologia, con contributi di docenti universitari e professionisti del settore. Il tutto arricchito da testimonianze di prima mano di 30 realtà virtuose: buone pratiche di imprenditori agricoli, allevatori, apicoltori e artigiani che, allo stesso tempo custodi della tradizione e innovatori, lavorano per un sistema cibo più equo e sostenibile.