Discorsi politici a parte, per quanto riguarda il settore delle costruzioni la COP26 è stata un momento simbolico. La necessità di ridurre le emissioni di carbonio per l'intero ciclo di vita degli edifici è stata ormai confermata come principio organizzativo essenziale per il percorso dell’edilizia verso lo zero netto. E grazie a questo, tutta l’industria punta oggi al Santo Graal della decarbonizzazione, attraverso la riduzione del carbonio incorporato nei nostri edifici che attualmente contribuisce per l'11% alle emissioni globali di gas serra.
Il vero successo della COP26 risiede nei progressi che saranno compiuti nei prossimi anni e sarà giudicato da come trasformeremo gli impegni in azioni. Per arrivarci, l'industria ha bisogno di nuovi approcci, tecnologie e materiali. Fra tutti, il legno è il materiale con il potenziale maggiore. Ma ci sono ancora barriere che ne impediscono l'adozione come alternativa largamente diffusa ai materiali ad alta intensità di carbonio, su cui abbiamo fatto affidamento per troppo tempo.
Tre barriere da abbattere
Dobbiamo sfruttare lo slancio della COP26 per usufruire appieno del potenziale del legno, aumentando la quantità di legname per metro quadrato nei nostri edifici e implementando nuovi metodi ingegneristici per aumentarne l'utilità come materiale.
Tre ostacoli devono essere affrontati a breve termine. Innanzitutto, le prestazioni del legno come materiale da costruzione e le prove scientifiche a sostegno di ciò devono essere comunicate meglio a tutte le parti interessate. In secondo luogo, dobbiamo creare nuovi modelli finanziari e assicurativi che consentano e incentivino un’edilizia in legno che sia economicamente competitiva rispetto a materiali artificiali. Infine, dobbiamo costruire reti e coalizioni per superare la frammentazione della filiera, dal proprietario della foresta fino al titolare degli asset.
Built by Nature: accelerare la trasformazione dell'edilizia in legno
L’iniziativa Built by Nature, lanciata prima della COP26, è nata proprio per affrontare queste barriere e accelerare la trasformazione degli edifici in legno. Attraverso l'Accelerator Fund stiamo concedendo sovvenzioni in aree chiave dove sappiamo che è necessario il sostegno all'innovazione per superare le prime due barriere.
Una delle nostre prime sovvenzioni ha sostenuto lo sviluppo di un sistema pre-garantito per un edificio residenziale a più piani in legno ingegnerizzato, chiamato New Model Building e guidato da Waugh Thistleton, in collaborazione con UCL e Buro Happold. Si tratta di un progetto open-source e adattabile, il che significa che altri sviluppatori possono utilizzarlo come modello per progettare i propri edifici in legno. Nelle parole di Andrew Waugh, fondatore e direttore di Waugh Thistleton, "questo progetto darà il via alla trasformazione di cui c'è disperato bisogno nell'edilizia del Regno Unito".
Questo esempio pratico è supportato da un lavoro generale per affrontare le principali barriere nel mercato del Regno Unito, concentrandosi in particolare sulle sfide politiche e normative associate agli incendi e alle assicurazioni. Un impegno portato avanti dal Timber Accelerator Hub, istituito nel 2020 dall'Alliance for Sustainable Building Products e con il finanziamento di Built by Nature.
Nei Paesi Bassi, Built by Nature ha concesso una sovvenzione che mira a scalare l'edilizia biobased attraverso un nuovo modello misto di finanza e valutazione, guidato da Holland Houtland. Fornendo un modello testato sul mercato per comprendere i costi, il valore e i rendimenti degli edifici a base biologica, i proprietari di progetti, le società e i costruttori troveranno più facile giustificare la costruzione di più alloggi sociali in legno.
A ciò si aggiunge il lavoro condotto dall'AMS Institute per sfatare i miti sul legno nel settore della pianificazione e delle costruzioni. L'iniziativa ha recentemente sostenuto il Green Deal Timber Construction della città di Amsterdam che richiede che tutti i nuovi edifici siano costruiti con almeno il 20% di legno a partire dal 2025, una tendenza che speriamo diventi un precedente per altre città in Europa e nel Regno Unito.
La transizione del legno sta avvenendo, ma troppo lentamente per riuscire a rimanere entro i nostri budget di carbonio. Come industria, ora abbiamo un obiettivo organizzativo per decarbonizzare l'ambiente costruito entro il 2050. Dobbiamo guardare avanti e dare priorità alla riduzione del carbonio incorporato nel nostro ambiente costruito, utilizzando il legno come fattore chiave per raggiungere questo obiettivo.
Nell'immagine: Valle Wood, Oslo