Una piattaforma per connettere gli attori dell’economia circolare e unire domanda e offerta su scala nazionale. In Italia non esisteva ancora nulla del genere.
Confindustria Emilia Area Centro ha perciò dato vita ad Albo Circular, un portale unico nel suo genere pensato per supportare tutte le realtà che offrono o cercano soluzioni circolari. Dai fornitori di materie prime secondarie e servizi di riciclo agli acquirenti di scarti di lavorazione. Una piazza aperta e virtuale, pronta a popolarsi in poco tempo, a cui ogni azienda, fornitore o acquirente di prodotti e servizi sostenibili è invitato a fare sentire la propria voce. E, soprattutto, a creare sinergie.
Albo Circular: come funziona?
Pur non essendo ancora molto affollata, la piazza di Albo Circular conta già oltre 60 imprese da tutta Italia, al momento con una concentrazione maggiore nelle aree del Nord e una presenza più rada dalle Marche in giù. Realtà virtuose che offrono prodotti e servizi in ambito di economia circolare, avendo cura di prevedere e ridurre al minimo l’impatto ambientale sia delle produzioni che dei consumi.
Navigando sulla piattaforma è possibile sfogliare l’elenco delle aziende iscritte per individuare e studiare possibili partner. È possibile farlo sia utilizzando la mappa interattiva, sia personalizzando la ricerca attraverso i tre filtri disponibili: tipologia di azienda (fornitore o acquirente), tipo di scarto/materiale trattato (carta, fibre tessili o sintetiche, legno, materiali edili, metalli, organici alimentari, plastica, rifiuti pericolosi, vetro e RAEE) e servizio per l’economia circolare offerto o cercato (consulenza e certificazioni, analisi e validazione dei materiali, innovazione dei materiali).
Oltre a questo, come in ogni piazza reale o virtuale che sia, è previsto uno spazio-bacheca per pubblicare e consultare annunci di vendita e acquisto di materiali e scarti di produzione.
A poche ore dalla sua nascita, questo portale sembra rappresentare il punto di partenza per un progetto molto più strutturato. Nei prossimi mesi infatti, come si legge nella nota stampa rilasciata da Confindustria Emilia Area Centro, la piattaforma verrà arricchita con nuovi funzionalità, come un osservatorio permanente di dati e buone pratiche delle imprese coinvolte.
L’obiettivo è quello di creare uno spazio sempre più ampio e partecipato, con informazioni e contenuti facilmente fruibili per tutte le aziende intenzionate a “fare rete”.
Produzione e consumo circolare in Italia
Molte imprese lo hanno già capito. Di fronte all’aumento della domanda di materie prime e alla scarsità delle risorse, la transizione verso un modello circolare in termini di produzione e consumo è inevitabile.
Secondo il Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2021 del Circular Economy Network, il nostro Paese è al primo posto per quanto riguarda l’indice di performance sulla circolarità rispetto alle cinque principali economie dell’Unione Europea (seguito, in ordine, da Francia, Germania, Spagna e Polonia).
Pur conservando la medaglia d’oro, tuttavia, questo primato è a rischio. Soprattutto perché non si sono registrati miglioramenti significativi rispetto all’anno precedente (al contrario, per esempio, della performance francese).
“Nonostante il buon posizionamento dell'Italia, c'è ancora molto da fare per promuovere le azioni in grado di diffondere l'economia circolare come modello di produzione e consumo volto all'uso efficiente delle risorse”, è il commento di Valter Caiumi, Presidente di Confindustria Emilia Area Centro, associazione di imprese nata nel 2017 dal percorso di integrazione tra Unindustria Bologna, Unindustria Ferrara e Confindustria Modena.
“Trasversalmente – continua Caiumi – in tutto il Paese abbiamo moltissime realtà virtuose che hanno adottato pratiche di economia circolare, ma che hanno necessità di conoscere ed entrare in contatto con fornitori in grado di portare avanti questi processi. Per questo abbiamo voluto creare uno spazio come Albo Circular, per favorire la conoscenza e creare sinergie”.
Immagine: Robert Bye (Unsplash)