Il settore italiano dell’ecodesign ora ha uno strumento in più. Ha aperto infatti la prima libreria italiana sui materiali ecosostenibili: la materioteca. Il progetto, presentato lunedì 5 giugno, nasce in sinergia da un’idea di Forethinking, acceleratore di ricerca e sviluppo per l'innovazione in ambito sostenibilità, e dell’Università di Bari, che ospiterà fisicamente la materioteca.
“L’unicità di questo progetto – spiega Gennaro Durante, founder di Forethinking – è legata al fatto che la materioteca è la prima libreria in grado di proporre non solo materiali ‘riciclati’, di cui in Italia abbiamo già diversi esempi,ma anche materiali provenienti dalla green chemistry e quindi dalla ricerca. Inoltre, essendo l’unico caso in Italia di libreria di materiali eco-sostenibili nata dalla collaborazione tra pubblico e privato, avrà la particolarità di mettere a fattor comune il linguaggio della ricerca e quello dell’impresa, rendendo questo progetto una ‘cerniera’ tra questi due mondi che spesso non si parlano abbastanza. Forethinking vuole fare da mediatore in questo processo e ci auspichiamo che questo approccio sia replicabile in futuro in altri contesti”.
Una libreria dei materiali per far incontrare aziende e ricerca
La libreria dei materiali ecosostenibili vuole essere un luogo d’incontro per una collaborazione tra il mondo imprenditoriale e quello della ricerca con l’obiettivo di ripensare i prodotti delle aziende in un’ottica di economia circolare. Da un lato le imprese potranno beneficiare dei nuovi materiali, che sono il risultato del costante lavoro dei ricercatori; dall’altro il mondo dell’Università potrà comprendere le reali necessità di sviluppo di quello dell’impresa, in modo da orientare i propri sforzi verso nuovi prodotti green che sostituiranno quelli inquinanti ancora utilizzati in diversi settori.
L’idea alla base dell’iniziativa è nata dalla collaborazione costante e duratura tra Forethinking e i Dipartimenti di Fisica e di Chimica dell’Università di Bari che condividono il corso di Scienze dei Materiali. “Abbiamo voluto dare visibilità a questo dialogo costruttivo – continua Durante. La nostra società, che è specializzata nella riprogettazione in ottica green dei prodotti delle aziende, ha spesso collaborato con i ricercatori dell’Università e, a un certo punto, abbiamo intuito quanto fosse necessario rendere fruibile a tutti il nostro lavoro invece di disperderlo. Nella nostra visione, il progetto non deve essere visto solo come una vetrina, ma deve invogliare le imprese a sviluppare progetti congiunti con l’Università, creando delle vere e proprie occasioni di networking”.
Immagine: Envato Elements