Comunità energetiche, attenzione al cliente, business fortemente votato alla decarbonizzazione e un piano chiaro: “Make Italy Green”. Frank Meyer, Ceo di E.ON Italia è un visionario ottimista che sta lavorando alacremente per posizionare la multinazionale tedesca sul mercato italiano come un key competitor. Sebbene una quota importante dell’energia prodotta provenga dal parco termoelettrico (5 GW) la country italiana spinge sempre di più sul modello rinnovabile e sul potenziamento del ranking ESG della compagnia. Abbiamo incontrato Frank Meyer a latere dell’evento di lancio della campagna #MakeItalyGreen, dove un brillante flash mob ha mostrato la situazione idrologica del lago di Garda, ribadendo la necessità di accelerare sulla sfida climatica.

Che peso hanno i sistemi di rating ESG nell'economia globale oggi?

Il rating ESG è un quadro di valutazione attraverso il quale sono analizzati e misurati in modo sistematico gli aspetti legati a questioni ambientali, sociali e di governance di un’azienda, un fondo o un Paese. Il gruppo E.ON ha da tempo ottenuto buoni risultati nelle principali valutazioni di sostenibilità come ad esempio la classificazione “A List” del CDP (ex Carbon Disclosure Project), la valutazione “Robust” di EuroNext/V.E. o il rating AA di MSCI ESG Research. Anche per E.ON in Italia gli obiettivi ESG sono diventati sempre più importanti, in quanto rappresentano una chiara visione dei risultati che si vogliono raggiungere per contribuire a un futuro sostenibile per tutti. Gli ESG devono diventare fondamentali quanto gli obiettivi finanziari. Ed è importante anche comunicarli esternamente: noi di E.ON, come azienda che opera nel mondo dell’energia, dobbiamo e vogliamo essere un esempio, impegnandoci costantemente per creare valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder.

Quali sono gli obiettivi ESG del Gruppo E.ON?

Il Gruppo si è focalizzato in particolare su alcune aree. Una è la riduzione delle emissioni di CO2 per raggiungere la climate neutrality entro il 2050 e ridurre lo Scope 1 e 2 (emissioni dirette e indirette da consumo energetico) del 75% entro il 2030, così da arrivare a quota zero entro il 2040. Cominciare da noi stessi, dalle nostre operazioni, dalla nostra mobilità e dai nostri edifici è molto importante. Il passo successivo è aiutare nella transizione i nostri clienti e i nostri partner.

E in Italia?

Per l'Italia abbiamo definito dieci priorità ESG molto concrete. Innanzitutto, come E.ON Italia vogliamo essere più ambiziosi per raggiungere la climate neutrality: entro il 2030 vogliamo raggiungere lo stato di Net Zero per quanto riguarda le emissioni Scope 1, Scope 2 e per le emissioni legate ad attività operative quali i consumi energetici delle sedi locali, la mobilità aziendale, (commuting, fleet company, Business travel), il Billing, l’area Back office outsourcing e i servizi IT.
Oltre alla CO2 abbiamo altri obiettivi ESG concreti perché crediamo fortemente che la sostenibilità per E.ON in Italia non debba essere solamente un modo per fare business, ma costituire un vero e proprio purpose. Come azienda che propone ai clienti residenziali, industriali e alla Pubblica Amministrazione energia rinnovabile e soluzioni energetiche che abilitano la riduzione dei consumi e delle emissioni, crediamo di avere un ruolo e una responsabilità nella società italiana per accelerare la transizione energetica e la decarbonizzazione. Per questo abbiamo dato vita a un vero e proprio movimento green, per generare una consapevolezza diffusa in grado di aggregare ed attivare le persone in un impegno concreto verso la creazione di un futuro più sostenibile.
Parlando di progetti concreti, ad esempio, proseguiremo la nostra collaborazione sul fronte dell’education. L’anno scorso abbiamo coinvolto 17.000 studenti nel nostro progetto Scuole, fornendo strumenti utili e occasioni di confronto su temi legati all’uso consapevole dell’energia, al cambiamento climatico e alla salvaguardia del Pianeta. E vogliamo continuare nel futuro perché per avere un positivo impatto pensiamo si debba cominciare con l’educazione delle nuove generazioni alla sostenibilità. Nel sondaggio che abbiamo condotto insieme a Pleiadi tra circa 850 insegnanti su tutto il territorio nazionale, si evidenzia che il 60% dei giovani percepisce l’azione collettiva come molto più impattante rispetto ai comportamenti dei singoli a favore del Pianeta, riconoscendo l’importanza dell’aggregazione e della condivisione di valori comuni per un cambiamento positivo. Questo è molto in linea con la nostra ambizione di creare un movimento per rendere l’Italia più verde.
Un movimento che si concretizza anche attraverso i nostri progetti per la protezione del mare in collaborazione con UNESCO e con Filicudi Wildlife Conservation e per la riforestazione in Italia con Rete Clima, dove coinvolgiamo in modo attivo la nostra community.
Un terzo aspetto che per noi in E.ON Italia è fondamentale è l’attenzione alle nostre persone, la people centricity. Quest’anno abbiamo creato iniziative di mindfulness, offrendo a tutti i dipendenti la possibilità di approfondire tematiche di neuropsicologia e avviato un percorso per ‘liberare’ il proprio potenziale. Abbiamo iniziato coinvolgendo il nostro management l’anno scorso e quest’anno abbiamo esteso a tutte le persone dell’azienda la possibilità di svolgere workshop e pratiche di mindfulness.

Questi obiettivi sono misurabili?

Ciascuno dei nostri obiettivi ESG ha almeno un KPI chiaro e misurabile. Possiamo misurare l’obiettivo legato alle emissioni di CO2 e monitorare il suo andamento nel tempo, ma anche quelle azioni che hanno effetto sull’organizzazione, sulla salute e sul benessere delle nostre persone. Possiamo ad esempio misurare le ore di volontariato che i nostri collaboratori svolgono presso altre organizzazioni del terzo settore, ma anche le quantità di alberi e boschi che piantiamo o il numero di scuole e studenti che coinvolgiamo.
Un altro punto è l’attenzione alla salute e alla sicurezza dei nostri collaboratori. Siamo leader nel numero di installazioni di soluzioni green, come il fotovoltaico ad esempio. La sfida è quindi quella di mantenere allo stesso tempo il numero alto a livello di delivery accompagnandolo con un eccellente livello di sicurezza, che deve essere sempre una priorità.

Che risultati avete raggiunto per le pari opportunità?

Per noi la parità di genere all’interno dell’azienda è un obiettivo importante. Ovviamente ciò che guida sono le competenze, ma stiamo anche lavorando in questo senso e già possiamo vedere i primi risultati: dallo scorso aprile il nostro Board of management si è ampliato, includendo anche una figura femminile. E questo esempio vogliamo portarlo anche nel top management e a tutti i livelli manageriali.

Ci sono anche installatrici?

Il lavoro dell’installatore è ancora prettamente maschile. E questo non vale solo per E.ON ma per l’intero settore. Però su questo vedo delle buone opportunità di crescita.

Quali sono gli obiettivi di E.ON Italia legati alla governance?

Vogliamo incentivare la sostenibilità attraverso strumenti di governance interni, coordinati dal Sustainability & Innovation Committee che abbiamo costituito alla fine dello scorso anno a cui abbiamo delegato l’opportuna valutazione delle tematiche di sostenibilità e di innovazione.
La Responsabilità Sociale è frutto delle scelte che indirizzano l’attività dell’organizzazione verso un comportamento rispettoso tanto dei propri collaboratori quanto della società e dell’ambiente in cui si opera. Integrità, chiarezza e responsabilità sociale sono i valori alla base delle attività di E.ON Italia e si applicano a tutta la popolazione aziendale e ai collaboratori esterni.

Come avete strutturato l’obiettivo dei bonus legati alle performance non finanziarie del management?

Per i bonus del management abbiamo diverse componenti: una prima quota parte legata ai target finanziari, una seconda quota parte legata alla cultura aziendale. C’è poi una terza parte dedicata ai nostri obiettivi di digitalizzazione, di nuovi business come ad esempio quello delle comunità energetiche oppure la crescita legata a standard qualitativi in termini di installazioni, nuovi prodotti e servizi.
La sostenibilità è parte integrante del business di E.ON Italia. L’implementazione efficace di una strategia di sostenibilità necessita il supporto attivo dell’intera leadership dell’Organizzazione. Per incoraggiare e premiare questo sostegno, una parte della retribuzione variabile dei funzionari e dirigenti è determinata dal raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità da parte della loro unità. Gli obiettivi, sono espressi in metriche quantitative. I membri del Management Board hanno anche obiettivi annuali individuali legati alla performance di sostenibilità dell’azienda per la riduzione delle emissioni di carbonio, la sicurezza sul lavoro, la fedeltà dei clienti e la garanzia della diversity sul posto di lavoro.

Immagine: Envato Elements