“E-destination” è una delle parole chiave per il turismo del futuro: indica mete all’avanguardia, in cui la digitalizzazione svolge un ruolo cruciale nella fornitura dei servizi, anche e soprattutto in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Un modello virtuoso che Madonna di Campiglio sta già sperimentando con il progetto MPL - Mountain Progress Lab, che ha l’obiettivo di realizzare un sistema di mobilità ordinata e pulita, a basso impatto ambientale, in grado di aumentare la vivibilità del territorio, a beneficio delle persone e dell’ambiente.
La nota località trentina, a 1.553 metri di altitudine nel cuore del Parco naturale dell'Adamello-Brenta, si propone così come esempio di destinazione guidata da un approccio innovativo per migliorare anche l'offerta ricettiva, gestire i flussi turistici e rendere la vacanza un’esperienza più interattiva, personalizzata e accessibile.
Il Progetto MPL - Mountain Progress Lab
Supportata da Audi, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, Trentino Marketing e vari enti territoriali, ovvero i comuni di Pinzolo, Tre Ville e Bocenago, la Comunità delle regole di Spinale e Manez e il Parco naturale dell’Adamello-Brenta, a cui si aggiunge il contributo scientifico dell’Università degli studi di Trento e di H-Farm, uno dei principali hub europei di innovazione, che nel suo campus tra Treviso e Venezia integra startup, imprenditoria, tecnologia e formazione.
“Auto sentinelle” per il monitoraggio on the road
Presentato a gennaio 2024, Mountain Progress Lab è entrato nel vivo la scorsa estate, quando una flotta di Audi Q4 e-tron si è mossa sul territorio, trasformando Madonna di Campiglio in un laboratorio a cielo aperto, dotato di tecnologia diffusa per la raccolta di dati sulla qualità ambientale e i flussi delle automobili.
Equipaggiati con sensori posizionati in un cruscotto sopra il tettuccio, i SUV compatti full electric messi a disposizione dalla casa automobilistica dei quattro anelli si sono spostati come “sentinelle” lungo quattro eco-routes appositamente individuate, nelle direzioni di Vallesinella, Malghette, Patascoss e Piana di Nambino. Una modalità di rilevazione mobile del tutto sperimentale, supportata poi da una serie di sensori fissi, dislocati in punti strategici su tutta la superficie del comune.
Come si misura lo stato di salute dell’ambiente
Grazie a questo monitoraggio è stato possibile rilevare una serie di parametri necessari per un’approfondita analisi della qualità ambientale. Per esempio, oltre all’evoluzione della temperatura, all’andamento barometrico e all’umidità dell’aria, è stato misurato il livello di biossido di azoto (NO₂), che contribuisce all'inquinamento atmosferico, e la presenza di ozono a livello del suolo, utile a monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici. Indicatori chiave della qualità dell’aria sono poi le polveri sottili (PM10, PM2.5, PM1), che penetrano profondamente nei polmoni, causando danni respiratori e cardiovascolari.
Anche verificare i livelli di rumore è essenziale per aumentare il benessere delle comunità, perché un’esposizione prolungata può essere causa di stress e disturbi del sonno, così come il monitoraggio dell’andamento del traffico, che permette di pianificare interventi urbani più accurati.
Il coinvolgimento attivo dei cittadini
Tra gli obiettivi di Mountain Progress Lab c’è anche quello di diffondere una sempre maggiore consapevolezza sui grandi temi ambientali del nostro tempo. Per questo ospiti e residenti hanno avuto un ruolo attivo nel progetto: non solo le “auto sentinella” sono state messe a loro disposizione per gli spostamenti sul territorio, ma durante i viaggi i passeggeri hanno potuto interagire con il sistema di intelligenza artificiale a bordo, che, oltre a fornire informazioni generali sui punti d’interesse ambientale, ha posto loro alcune domande sugli stili di vita e sulle percezioni relative alla mobilità sostenibile ed elettrica.
Punto di partenza dei veicoli era il nuovo Smart Hub targato Audi, allestito nei pressi del Laghetto di Campiglio. Oltre a essere una stazione di ricarica Ewiva, questo spazio è stato concepito in una modalità polifunzionale, che i cittadini hanno potuto sperimentare, sfruttandolo come postazione di smartworking in montagna.
Mountain Progress Lab: i prossimi step
Il monitoraggio della qualità ambientale proseguirà ora nel corso dell’inverno 2024/2025, lungo le aree accessibili anche nella stagione fredda: una volta elaborati, i risultati della ricerca saranno divulgati attraverso appositi canali di comunicazione. Mountain Progress Lab potrà così fornire informazioni su base scientifica utili a indirizzare le scelte di tutela del territorio e di miglioramento della vivibilità, superando l’apparente antitesi tra flussi veicolari e ambiente.
In seconda battuta, l’idea è quella di favorire un turismo diffuso nel tempo e nello spazio, che valorizzi periodi più lunghi rispetto all’andamento stagionale consueto e luoghi diversi dai percorsi abituali. Un modello sostenibile ed esportabile anche in altre località, che sono sempre più spesso alle prese con il fenomeno dell’overtourism, come dimostrato anche dalle cronache della scorsa estate.
Immagine: una delle auto-sentinella di Mountain Progress Lab