Nonostante tutta l’attenzione dedicata al Canada in quanto nazione ricca di risorse, c’è un’altra storia che merita di essere raccontata. Parla di trasformazione e innovazione, di adattamento di fronte alle avversità e di commercializzazione del cambiamento. Protagonista principale è il settore forestale canadese, un segmento dell’economia che vale circa 15 miliardi di dollari all’anno e dà lavoro direttamente a 195.000 persone.

Dopo il fuoco, la rinascita

Per generazioni, in Canada il settore forestale ha goduto di un grande successo come produttore a basso costo e fornitore mondiale. Tuttavia verso la fine degli anni Duemila sono cambiate molte cose. Prima di tutto, il mercato immobiliare americano, dal quale dipendeva gran parte dell’esportazione forestale canadese, è collassato. Poi, è diminuita la domanda di carta per i giornali. Infine, la quotazione del dollaro canadese è cresciuta fino quasi alla parità con quello americano, facendo emergere la competitività di altri paesi che potevano offrire prodotti forestali simili a costi inferiori.

In conseguenza di queste spinte al cambiamento, al settore si presentarono nuove opportunità di crescita. Il governo e l’industria privata si unirono, insieme a università e altre organizzazioni di ricerca, dando vita a FPInnovations, la più grande organizzazione pubblica-privata di ricerca forestale al mondo. A loro volta, i partner avviarono una serie di investimenti e innovazioni nei vari ambiti che compongono il settore forestale del Canada.

Una tripla vittoria: nuovi prodotti, tecnologie più pulite, maggiore occupazione

Come risultato, l’industria forestale canadese ha completato la sua gamma di prodotti convenzionali orientati all’uso efficiente delle risorse con nuove e più redditizie opportunità legate allo sviluppo di bioprodotti innovativi come i nanocristalli di cellulosa e altre materie prime per ottenere carburanti, sostanze chimiche e materiali.

I produttori canadesi hanno creato questi bioprodotti principalmente usando biomassa proveniente dalle foreste. E poiché per produrli spesso si usano tecnologie che riducono le emissioni di gas serra e hanno anche altri benefici per l’ambiente, di fatto i bioprodotti hanno il potenziale per migliorare la performance ambientale di tutta l’economia canadese. Senza dimenticare che lo sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie sostiene la competitività del Canada a livello mondiale e crea occupazione.

E si tratta di un cambiamento implementato responsabilmente. L’industria forestale canadese sta aprendo nuovi mercati mentre riduce le conseguenze indesiderate grazie a pratiche di gestione sostenibile delle foreste.

Kruger Biomaterials: dai giornali ai biomateriali

La Kruger Biomaterials è uno dei tanti esempi di società del settore che ha deciso di cambiare. Fino a poco tempo fa, il suo mulino a Trois-Rivières nel Quebec, produceva carta da giornale. Dall’azienda uscivano 360.000 tonnellate di prodotto all’anno. Ma col diminuire delle vendite in tutto il mondo, l’azienda, con l’assistenza di FPInnovations, ha scelto di scommettere sulla creazione di nuovi prodotti.

Nel 2014 la Kruger ha costruito il primo impianto su scala industriale per produrre filamenti di cellulosa, un biomateriale con proprietà di rinforzo uniche. I filamenti di cellulosa FiloCell sono ottenuti esfoliando meccanicamente le fibre di legno in fili molto lunghi e sottili. Il processo produce un materiale flessibile, ultraleggero con eccezionali proprietà di adesione. Le fibre FiloCell possono essere usate per rinforzare diversi materiali come termoplastiche, calcestruzzo, adesivi, tessuti non tessuti e rivestimenti.

Altre esperienze positive: Enerlab, AE Côte-Nord, Corruven, Tekle e Millar Western

Fortunatamente, la storia di Kruger non è unica. Vicino a St-Mathieu de Beloeil in Quebec, l’azienda produttrice di isolamenti Enerlab2000 Inc. ha sviluppato un processo mediante il quale realizza nuovi pannelli isolanti e strutturali usando lignina derivata dal legno (un sottoprodotto della polpa di cellulosa) invece di materie ottenute dal petrolio.

I processi della Enerlab trasformano la lignina organica in poliuretani che possono essere prodotti in diverse forme (da schiume a bassissima densità fino a composti ad alte prestazioni) e sono utilizzabili per sedili ad alta resilienza, pannelli isolanti di schiuma rigidi, adesivi ad alta performance, rivestimenti di superficie, packaging, sigillanti superficiali e fibre sintetiche.

Nei prossimi anni Enerlab svilupperà una nuova linea di produzione che può fabbricare fino a 10 milioni board feet (il board foot è un’unità di misura specifica per il volume del legname: corrisponde al volume di un piede quadrato e un pollice di spessore, ndr) di differenti tipi di pannelli strutturali. Il che potrebbe far scendere del 20% i costi delle materie prime per l’edilizia, ridurre l’impronta ecologica e soddisfare la domanda di materiali da costruzione ecologici basati sul poliuretano.

Rimaniamo in Quebec. Ensyn Bioenergy Canada, Arbec Forest Products e Rémabec Group hanno creato una nuova azienda, Ae Côte-Nord Canada Bioenergy Inc., che sta costruendo il primo impianto commerciale al mondo che impiegherà la tecnologia Rapid Thermal Processing (Rtp) per convertire gli scarti forestali in bio-greggio liquido.

Una volta ultimato, l’impianto produrrà 40 milioni di litri di bio-greggio all’anno utilizzando circa 65.000 tonnellate di residui di mulino. L’uso di questo combustibile per produrre energia, ridurrà le emissioni di gas serra tra il 70 e il 90%, mentre in termini occupazionali si otterranno circa 30 posti di lavoro nell’impianto e molti altri nell’indotto.

In New Brunswick, sulla costa atlantica canadese, Corruven Inc., un fornitore di tecnologia all’avanguardia business-to-business per diversi settori industriali (nei materiali per l’edilizia, industria del trasporto e mobilifici), realizza pannelli di legno ondulato partendo da fibre di legno di basso livello. Il prodotto mette insieme la forza naturale del legno con la chimica verde e la forma ondulata.

Questi pannelli possono essere utilizzati per il packaging di alto livello, come struttura per letti di nuova generazione e come materiale nell’architettura e nell’industria delle costruzioni.

Paragonati ai pannelli di composti di legno standard, per produrre i pannelli Corruven core occorre il 60% in meno di legno, il 40% in meno di energia e il 40% in meno di resine.

Sul versante occidentale del paese, in Alberta, la Tekle Technical Services (Tts) ha messo a punto un nuovo processo di lavorazione in grado di ottenere tappetini di fibra da residui di legno e fibre agricoli, utilizzabili come rivestimenti interni per auto e materiali per l’edilizia avanzati ed ecologici.

Biocomposites Group, un’azienda spin-off della Tts, è stata creata nella Drayton Valley – sempre in Alberta – per operare come agenzia commerciale indipendente. Si ritiene che l’azienda possa creare 20 nuovi posti di lavoro e, inoltre, dovrebbe contribuire a ridurre la domanda di fibra di vetro e di plastiche di derivazione petrolchimica e tagliare le emissioni di gas serra fino a 50.000 tonnellate.

Il laboratorio e il centro operativo della Tts a Edmonton, in Alberta, continuano a sviluppare applicazioni del tappetino di fibra e biocomposti sostenibili associati per altri settori industriali (edilizia, arredamento), creando così molte importanti opportunità per i canadesi e l’industria forestale.

A Whitecourt, la Millar Western Forest Products Ltd., con il suo impianto di produzione di polpa di cellulosa, diventerà presto la prima azienda canadese a impiegare una innovativa tecnologia di digestione anaerobica ibrida per migliorare il trattamento delle acque reflue e generare bioenergia.

Con questa tecnologia, Millar Western produrrà un biogas ricco di metano da usare in una centrale elettrica. Si prevede che il nuovo sistema anaerobico produca abbastanza biogas per generare 5,2 MW di elettricità rinnovabile e ridurre il consumo di elettricità del mulino di ulteriori 1,6 MW. Il risparmio totale di energia equivale alla quantità di elettricità consumata da più di 6.500 abitazioni in un anno.

Ma il progetto porterà ulteriori benefici ambientali. Le emissioni dirette di gas serra scenderanno di 10.300 tonnellate all’anno, il consumo di acqua calerà del 10%, e la produzione di liquami sarà ridotta del 40%. Migliorerà anche la qualità delle acque reflue scaricate nel fiume Athabasca riducendone il contenuto organico del 65%. Infine, e non meno significativamente, il progetto ridurrà i costi operativi e la pressione sull’attuale sistema di trattamento, rendendo quindi l’impianto per la produzione di pasta di cellulosa più competitivo e prolungandone il tempo di operatività.

La strada per il futuro: la Dichiarazione di Kenora

Ma le storie qui raccontate di Tekle, Enerlab, AE Côte-Nord, Corruven, Kruger e Millar Western non saranno le sole. Il Canadian Council of Forest Minister (Ccfm) ha recentemente approvato una dichiarazione per sostenere e far progredire l’innovazione nel settore forestale. La Dichiarazione di Kenora, così è conosciuta, è stata approvata nel luglio 2015 da quasi 70 soggetti, dal governo alle università al settore privato. Nel 2016 è stato messo a punto un piano di azione, che guiderà il settore fino al 2020 per rafforzare ulteriormente la sua presenza nelle industrie emergenti di bioprodotti, bioenergia e biomateriali. E per offrire ulteriori opportunità di sviluppo economico.

Tre i pilastri che sostengono la Dichiarazione di Kenora.

Il primo, la collaborazione, richiede ai principali soggetti del settore forestale, al mondo del business, ai lavoratori, al governo e ai ricercatori, di collaborare per innovare, ridurre la sovrapposizione di impianti simili, e “contaminare” reciprocamente le idee. Collaborare è particolarmente importante visto che le aziende canadesi di prodotti forestali sono relativamente piccole rispetto ai loro competitori globali: solo lavorando insieme possono guadagnarsi una più consistente fetta del mercato globale.

Il secondo pilastro è rappresentato dal coinvolgimento: riguarda partner non tradizionali, come istituzioni accademiche e soggetti non associati normalmente all’industria forestale, ma ugualmente importanti nell’ambito della ricerca e sviluppo, in quanto la diversità è un fattore chiave del sistema di innovazione. Mediante la collaborazione, l’industria spera di coinvolgerli in nuove discussioni sull’innovazione, di capire meglio le loro proposte di valore e di identificare nicchie raggiungibili nelle nuove catene di rifornimento.

La Dichiarazione punta anche a sviluppare strategie di coinvolgimento per connettere gli attori chiave nell’innovazione del settore forestale e creare una piattaforma aperta per l’innovazione mediante la quale gli innovatori esterni possano proporre nuove soluzioni tecnologiche.

Il terzo pilastro della Dichiarazione è la mobilitazione. Il Canadian Council of Forest Minister – e le giurisdizioni che ne fanno parte – intendono mobilitare i talenti e le tecnologie necessarie ai produttori del settore forestale. Il Consiglio punta a stabilire connessioni più forti tra università, studenti laureati e aziende di prodotti forestali, in parte collaborando con la Mitacs, un’organizzazione non-profit canadese di ricerca e tirocinio che facilita i collegamenti tra l’industria, gli accademici e il governo. Così come intende anche continuare a promuovere il ruolo vitale dei popoli indigeni canadesi nel settore forestale – come lavoratori, proprietari di aziende, esperti nella conoscenza dell’ecosistema e parte della comunità.

FPInnovations, fpinnovations.ca/Pages/index.aspx

Kruger Biomaterials, biomaterials.kruger.com/en

Enerlab, www.enerlab.ca

Kenora Declaration on Forest Innovation, www.ccfm.org/pdf/Declaration_E.pdf

Natural Resources Canada, www.nrcan.gc.ca/home

\"\"

Enerlab 2000 Inc.

Schiuma di ISO-LIGNINA spruzzata per creare pannelli isolanti ad alte prestazioni con proprietà personalizzabili come resistenza al fuoco e densità specifiche

Foto di Enerlab

\"\"

Kruger BioMaterials Inc.

FiloCell® filamenti di cellulosa – un materiale biobased innovativo che conferisce forza, leggerezza e altri pregi a plastica, calcestruzzo, carta e molti altri prodotti

Foto di Kruger

\"\"

Miller Western

Tre cisterne di digestione anaerobica ibrida convertono gli scarti organici delle cartiere in bioenergia per l’alimentazione di mulini per pasta di cellulosa

\"\"

Tekle Technical Services Inc.

Tappetini di fibre lavorate ricavate dai residui di lavorazione del legno vengono modellati per creare pannelli per l’interno di automobili

Foto di TTS

\"\"

Corruven Canada Inc.

Il pannello in composto leggero della Corruven ha un ampio potenziale di utilizzo in materiali edili, mobili e nel settore dei trasporti

Foto di Corruven