La spesa si fa leggera e veloce. A Terni è stato inaugurato VivoGreen, il primo negozio senza casse in Italia. Qui i clienti possono riempire il carrello e uscire, senza fare la fila per pagare gli acquisti. Tutto grazie all’innovativo sistema di “invisible payments” sviluppato da Nexi, partner del progetto. Uno store che nasce dunque per rendere più smart un’incombenza quotidiana, ma con un occhio di riguardo alla sostenibilità, grazie a imballaggi ecocompatibili e a un algoritmo brevettato per rimborsare la tassa sui rifiuti ai clienti virtuosi.
VivoGreen, la spesa senza la fila per pagare
Inaugurato venerdì 11 settembre 2020 a Terni, VivoGreen è il primo esperimento italiano di negozio senza casse. I clienti fanno la spesa, ripongono gli acquisti nella propria borsa ed escono attraverso un apposito gate che, tramite tecnologia Rfid, identifica ogni prodotto e ne addebita il costo sulla carta di credito. Tutta la procedura è gestita attraverso XPay, il gateway di pagamento sviluppato da Nexi, partner del progetto. I clienti devono registrarsi la prima volta, online o in negozio, e da quel momento saranno dotati di una tessera VivoGreen per accedere allo store.
“Si tratta del primo negozio fisico in Italia basato esclusivamente su invisible payments e siamo estremamente orgogliosi di essere noi ad averlo reso possibile - dichiara Dirk Pinamonti, Head of e-commerce di Nexi – Con VivoGreen siamo passati dalla fase di sperimentazione a un’implementazione concreta”.
Il progetto è nato da un’idea di Davide Milani, professore presso l’ITT Allievi-Sangallo di Terni, ed è stato inizialmente sviluppato come progetto didattico con alcune scuole superiori della città: oltre all’ITT Allievi-Sangallo, l’Istituto alberghiero Casagrande, il Liceo artistico Metelli, il Liceo Classico Tacito e l’IPSIA Pertini. “Gli studenti hanno collaborato attivamente, ognuno per la propria parte di competenza – spiegano da VivoGreen - dalla realizzazione delle antenne, del reader e del gate, fino alla progettazione e realizzazione del quadro elettrico con sensori, dalla lettura dei tag Rfid e del software per il conto automatico, al disegno del logo e delle etichette”.
Sostenibilità ed economia circolare
Oltre alla comodità di evitare la fila alle casse, il progetto VivoGreen ha anche ambiziosi obiettivi di sostenibilità e circolarità. Tutti prodotti in vendita sono infatti confezionati con imballaggi ecocompatibili, biodegradabili o in vetro. Inoltre i clienti dello store, grazie a un algoritmo brevettato, potranno essere rimborsati della TARI (tassa sui rifiuti) in base a quanto imballaggio riescono a risparmiare, in base al principio “meno inquino, meno pago”.
Il negozio ha, infine, implementato una stretta collaborazione con i produttori locali che, oltre a fornire gran parte dei prodotti in vendita garantendo così una corsia preferenziale alla filiera corta, potranno disporre di un’area per dialogare con i clienti in modalità virtuale.
“Il progetto nasce come esempio concreto di sostenibilità ambientale, di collaborazione con le scuole, di vicinanza al territorio: abbiamo voluto che la tecnologia non fosse fine a sé stessa, ma messa al servizio della comunità per creare un vero valore aggiunto – commenta Davide Milani – Prevediamo, in futuro, di destinare una parte degli utili all’assegnazione di borse di studio agli studenti delle scuole che hanno collaborato e di coinvolgere gli studenti delle scuole del territorio per l’alternanza scuola lavoro”.