A cambiare il mondo si comincia dalla conoscenza, e una vera conoscenza si basa su informazioni corrette e verificate. Dovrebbe essere la base del buon giornalismo, e invece, purtroppo, in epoca di infodemia e rincorsa alla notizia dell’ultima ora da postare sui social, autorevolezza, rilevanza e verifica delle fonti si perdono nella fretta.
Per recuperare le buone abitudini tornano allora a Torino, dal 14 al 16 ottobre, gli Slow News Days: tre giorni di incontri e workshop gratuiti per parlare di buona informazione e del tempo che occorre per farla.
Dalla politica al greenwashing: il programma degli Slow News Days
Organizzata dal collettivo Slow News, il primo progetto di “giornalismo lento” in Italia, la tre giorni torinese arriva quest’anno alla sua quarta edizione.
Rivolti principalmente a giornalisti e comunicatori, ma aperti a tutti gli interessati, i 15 panel e workshop in programma spazieranno fra i temi più caldi dell’attuale dibattito sull’informazione: la comunicazione di genere, il benessere negli ambienti digitali, le forme del dibattito politico, l’utilizzo dei dati per il giornalismo investigativo, il solution journalism e il giornalismo ambientale. Si parlerà, immancabilmente, anche di greenwashing e della sua più recente evoluzione, il circular washing, in una tavola rotonda (venerdì 14 ottobre alle 14,30) che vedrà coinvolta direttamente Materia Rinnovabile: ne discuteranno, infatti, i giornalisti Ferdinando Cutugno, Davide Mazzocco e Giorgia Marino, caporedattrice di MR.
Tutte le giornate saranno aperte dai workshop di Google News Lab, laboratori pratici in cui si affineranno gli strumenti per fare podcasting, affrontare il tema della cyber security e imparare come fare ricerca avanzata in rete.
In chiusura, domenica 16 ottobre, alle 16:00, sia dal vivo che on demand, verrà presentato il documentario Slow News, di Andrea Coccia, Fulvio Nebbia e Alberto Puliafito, un film corale con interventi di altissimo profilo, su uno dei temi chiave del nostro tempo: l’informazione all’epoca delle fake news, della post-verità, dell’infodemia e dei populismi.
Tutti gli eventi sono gratuiti e fruibili sia in presenza, negli spazi dell’ARTeficIO di via Bligny 18, che online, previa registrazione.
Per info e prenotazioni, consultare il programma sul sito di Slow News.
Immagine: Markus Winkler (Unsplash)