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La sezione Think Tank del numero 53 di Materia Rinnovabile, dedicato alle Nature-based Solutions, si compone di una serie piuttosto eterogenea di voci. Convinti come sempre che la pluralità dei punti di vista sia necessaria per un dibattito fecondo, abbiamo invitato alla nostra tavola rotonda virtuale esperti dal mondo della ricerca scientifica, dell’economia e delle scienze umane.

La sezione si apre con l’economista di fama internazionale Sir Partha Dasgupta, autore della più autorevole revisione mondiale sull’economia della biodiversità. Ci sono poi Vincent Doumeizel, Senior Advisor sugli Oceani di UN Global Compact e autore del libro La rivoluzione delle alghe, e Massimo Labra, direttore scientifico dell’italiano National Biodiversity Future Centre, con cui abbiamo discusso del rapporto fra aziende e protezione della biodiversità. Infine, abbiamo incontrato Eduard Müller, fondatore e rettore dell’Universidad para la Cooperación Internacional e promotore di un nuovo approccio all’educazione “basato sulla natura”. Qui di seguito, un riassunto dei temi di cui abbiamo parlato. Le interviste complete le potete leggere su Materia Rinnovabile #53.

Partha Dasgupta: L’ingrediente mancante è il valore della natura, non il PIL

Negli ultimi anni, l'interesse per le soluzioni basate sulla natura è aumentato, con politici, investitori e accademici che sempre più spesso lodano le strategie che si servono degli ecosistemi per affrontare le sfide ambientali. Tuttavia, sorge una domanda cruciale: comprendiamo veramente il significato della natura, ora che cerchiamo di replicarla? Il nostro attuale modello economico è in grado di valutare accuratamente il valore delle complesse dinamiche ecologiche, come la biodiversità, il ciclo del carbonio, la purificazione dell'acqua e la rigenerazione del suolo? E soprattutto, se non abbiamo una chiara comprensione del valore economico dei servizi ecosistemici che la natura fornisce, come possiamo valutare con precisione il ritorno sugli investimenti in queste soluzioni basate sulla natura? Affidarsi alle pratiche commerciali tradizionali potrebbe portare a distorsioni significative nelle nostre valutazioni e nei risultati.

Per rispondere a queste domande, Giorgio Kaldor ha intervistato il professor Sir Partha Dasgupta, economista indo-britannico di fama mondiale. Nel 2021, Dasgupta ha pubblicato il fondamentale rapporto The Economics of Biodiversity: The Dasgupta Review, commissionato dal Ministero del Tesoro britannico, che evidenzia come la crescita economica sia avvenuta a spese della natura.

Vincent Doumeizel: Alghe, il futuro dal profondo

Cibo, materiale, legante, biocarburante, agenti ecosistemici, Nature-based Solutions. Le alghe, che producono metà dell’ossigeno nella nostra atmosfera, non hanno mai ricevuto attenzione globale come negli ultimi mesi. Sebbene usate da millenni nell’alimentazione in Asia (in Giappone le alghe costituiscono il 10% dell’apporto nutrizionale), da qualche anno numerose startup e centri di ricerca hanno ridato la centralità che merita al mondo delle alghe. E non c’è esperto più convinto di Vincent Doumeizel, autore del seminale La rivoluzione delle alghe (Aboca, 2024) e Senior Advisor sugli Oceani del UN Global Compact.

Emanuele Bompan lo ha incontrato a Milano per intervistarlo e parlare di economia delle alghe, scoprendo un mondo subacqueo che molti ignorano.

Massimo Labra: La biodiversità è la soluzione

Conservare, ripristinare, monitorare e valorizzare la biodiversità mediterranea. Questa è la missione chiave di uno dei principali centri europei sulla biodiversità, finanziato con fondi NextGenerationEU. Emanuele Bompan ha incontrato Massimo Labra, direttore scientifico del National Biodiversity Future Centre, ai margini del MedFest di Cagliari, per conoscere questa nuova eccellenza della ricerca e della divulgazione sulla natura.

“Nel 2022 la Costituzione italiana ha introdotto il concetto di ‘protezione della biodiversità’, sottolineando che è importante tutelarla per le future generazioni", spiega Labra. "Significa che le nuove generazioni hanno bisogno della biodiversità anche come serbatoio da cui attingere gli elementi per la sostenibilità futura. Da qui nasce l'idea del precedente governo italiano, ma sostenuta anche dall’attuale, di creare un Centro nazionale per la biodiversità. Lo scopo è di trovare delle soluzioni concrete per affrontare quattro sfide: conservare la biodiversità, monitorarla, ripristinarla e darle un valore economico.”

Eduard Müller: Rigenerazione è mettere la vita al centro

Disimparare e imparare dalla natura. Un radicale cambiamento di rotta del sistema educativo può garantire all’umanità un futuro di abbondanza e biodiversità secondo Eduard Müller, fondatore e rettore dell’Universidad para la Cooperación Internacional (UCI), alla guida di Costa Rica Regenerativa, membro del Consiglio globale della Wellbeing Economy Alliance e impegnato da oltre quattro decenni nell’affrontare le sfide della biodiversità e della rigenerazione del territorio.

Con Müller, che ha partecipato ai negoziati della Convenzione sulla diversità biologica e alla definizione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e del movimento della Carta della Terra (Earth Charter), Antonella Totaro ha parlato di rigenerazione, educazione, futuro, finanza e aziende destinate a scomparire.

 

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Immagine: Envato