L’azione per il clima in Italia può contare da oggi su una nuova forza della società civile. Il 14 aprile è stata infatti annunciata la nascita di ECCO – Indipendent Energy and Climate Change Think Tank: un organismo nato grazie al sostegno della filantropia europea e internazionale che ha l’obiettivo di ripensare il modo in cui oggi si parla, si interpreta e si agisce sul cambiamento climatico.
Il programma di lavoro per il 2021, illustrato durante la conferenza di presentazione, include punti fondamentali come la riforma del sistema energetico, quella della finanza e della fiscalità, la decarbonizzazione dei processi industriali, lo sviluppo nel Mediterraneo e in Africa.
Basi scientifiche e dialogo con la società civile per affrontare la crisi climatica
“Per affrontare la sfida complessa del clima serve un attore della società civile che bilanci gli interessi delle imprese e l’agire dei governi nel proporre e nel monitorare le politiche per il clima”, ha spiegato Matteo Leonardi, co-fondatore di ECCO, durante la presentazione. “Oggi che tutti parlano di clima è fondamentale dimostrare la propria indipendenza. Il tempo per la decarbonizzazione è limitato ed anche le risorse per farlo. Ci è venuta incontro la filantropia internazionale che riconosce la necessità di un pensiero indipendente in Italia.”
ECCO si propone quindi, nel panorama italiano, come il primo think tank indipendente per parlare di clima, sviluppare analisi e soluzioni su rigorose basi scientifiche per aiutare la politica ad accelerare nella azioni di decarbonizzazione e resilienza. L’iniziativa si fonda sulla forte convinzione che la crisi climatica possa rappresentare anche un’opportunità per costruire una società più equa, non solo in Italia.
“Il cambiamento climatico deve essere letto oggi come una questione politica, sociale e di cooperazione globale, e non solo economica e tecnologica”, commenta Luca Bergamaschi, co-fondatore di ECCO. “La sfida del clima mette in discussione la questione della nostra identità, della salute, del lavoro, della coesione sociale, della giustizia intergenerazionale e della cooperazione e dello sviluppo. Una società che non sia in grado di parlarne in questi termini non sarà in grado di affrontarla in modo adeguato”.
A Leonardi e Bergamaschi e a tutto il team di ECCO sono arrivati gli auguri del mondo della politica e dell’attivismo. “Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull'Italia. È un banco di prova di credibilità importante. - ha dichiarato Laurence Tubiana, CEO della European Climate Foundation - ECCO potrà giocare un ruolo di estrema rilevanza, anche se il contesto a livello internazionale non è semplice. Dobbiamo davvero porre fine al sostegno pubblico ai combustibili fossili e questa è la direzione che l’Italia dovrebbe promuovere”. “L'Italia detiene la presidenza del G20 in un punto di congiunzione davvero critico nelle politiche internazionali sul clima e sulle energie. ECCO può contribuire con idee realizzabili”, ha aggiunto l’Ambasciatore europeo per il la diplomazia climatica Marc Vanheukelen.
Infine, il Ministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha sottolineato il ruolo fondamentale della società civile nell’accompagnare la realizzazione del Piano di Ripresa e Resilienza: “Credo fermamente nel dialogo con la società civile. La trasformazione nel senso dell’Agenda 2030 riguarda tutto un paese, non solo un settore pubblico, ed è qui dove i centri di ricerca svolgono un ruolo fondamentale, non solo per indicare la strada, ma anche per monitorare ciò che avviene aiutandoci a correggere eventuali errori.”