Produrre idrogeno dall’acqua usando fonti di energia rinnovabili. È questo l’obiettivo del nuovo accordo siglato tra il Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, e RSE - Ricerca sul Sistema Elettrico, società pubblica controllata dal GSE- Gestore dei Servizi Energetici. Le due società avvieranno un progetto sperimentale di tre anni per la produzione di idrogeno verde a partire dagli impianti di depurazione gestiti dalla utility lombarda.
Economia circolare per l’idrogeno verde
Ottimizzare i processi industriali e la loro circolarità, puntando alle nuove frontiere delle energie rinnovabili è l’obiettivo del nuovo accordo tra Gruppo CAP e RSE. Le due società, che già hanno collaborato nel 2016 avviando la prima produzione italiana su scala industriale di biometano dai fanghi di depurazione, si concentreranno ora sull’idrogeno verde, per capire se sia fattibile e conveniente produrlo partendo dai processi di economia circolare già implementati negli impianti gestiti da CAP.
L’attività di RSE servirà in pratica a sviluppare tecnologie finalizzate alla produzione di idrogeno sui 40 impianti di depurazione gestiti dal Gruppo e a valutare l’efficacia e l’efficienza economica della produzione di idrogeno verde per rendere i depuratori-bioraffinerie ancora più circolari. “L’immissione di idrogeno, prodotto dall’acqua, nel processo di produzione del biometano dai fanghi di depurazione consente di annullare quasi completamente l’emissione di CO2 nell’atmosfera. - spiegano - Ma la sfida sta proprio nello stabilire se CAP può sostenere il fabbisogno energetico, necessario per l’elettrolisi, processo di separazione dell’idrogeno e dell’ossigeno presenti nell’acqua, autoproducendolo con fonti rinnovabili (fotovoltaico, energia termoelettrica, etc.) e se tale processo produttivo possa essere replicato su scala industriale su tutti gli impianti dell’utility lombarda”.
Un progetto innovativo nato in ambito pubblico
Il progetto sperimentale per produrre idrogeno verde dalla filiera idrica nasce tutto in ambito pubblico. Il Gruppo CAP è infatti una utility partecipata dai Comuni della Città metropolitana di Milano, mentre RSE è una società del GSE, totalmente controllato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ed è affidataria di progetti di ricerca finanziati dal Fondo per il finanziamento delle attività di ricerca e di sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale.
“RSE cerca sistematicamente un rapporto di confronto e collaborazione con il sistema delle imprese, a garanzia di una corretta finalizzazione dei propri progetti e di una verifica della loro efficacia nelle condizioni reali. - spiega Luigi Mazzocchi, Direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE - In questo caso, l’accordo con CAP consentirà di verificare la fattibilità e i potenziali benefici dell’impiego del “vettore idrogeno” in uno specifico settore dei servizi di pubblica utilità, quello idrico, di rilevante importanza sul piano economico e ambientale, e nel quale esistono i presupposti per un risultato particolarmente positivo”.
“Ricerca e innovazione di Gruppo CAP - commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato del Gruppo - si basano sull’assunto che l’acqua sia l’elemento che offre allo sviluppo dell’economia circolare le sfide più interessanti per convertire le materie di scarto in nuove risorse per la produzione: dai reflui si ottengono i fanghi di depurazione da cui si estraggono fosforo, azoto e biometano. Come dimostra la sua formula chimica, l’acqua è anche fonte di idrogeno, e in questo momento storico, non possiamo parlare di transizione energetica senza guardare a questa risorsa pulita come a uno degli strumenti più promettenti per potenziare il processo di decarbonizzazione. Anche in questa occasione RSE ci aiuterà a capire come possiamo capitalizzare questa nuova opportunità green”.