I risultati dei lavori grafici che qui presentiamo sono artefatti editoriali, prodotti in copia unica e stampati in forma cartacea, veri e propri magazine al numero 0, realizzati in un Laboratorio svolto tra marzo e luglio 2015 al Politecnico di Milano, nel corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione.
Il Laboratorio ha un nome un po’ vago (vedi box) come spesso accade con le denominazioni ministeriali. In realtà – e più semplicemente – più di trenta studenti (alcuni di loro stranieri, altri quasi alle prime armi in campo editoriale) divisi in gruppi hanno lavorato con la complicità e la supervisione dei docenti, con grande passione e altrettanta motivazione, alla realizzazione di questi progetti. I prodotti editoriali cartacei sono ovviamente da annoverare tra gli artefatti e i sistemi complessi, come chiunque ci lavori sa bene, ma oggi si percepiscono come “vecchi” proprio perché cartacei, soprattutto quando progettati in ambienti formativi orientati al digital first. Alcuni docenti perseguono comunque questi obiettivi, convinti che costruire un progetto editoriale attivi molte e disparate competenze, spesso non pienamente allenate: ricerca e argomentazione, organizzazione dei contenuti testuali e visivi, scritture e immagini, talora prodotte ad hoc; infine, sequenze narrative e individuazione del proprio lettore. Un insieme di strumenti e obiettivi variegato, utilizzabile di fatto non solo per l’editoria ma per molto altro: video, prodotti multimediali e applicazioni, solo per fare qualche esempio. Il progetto grafico come regia di scene e sequenze, dal montaggio al dialogo fino al titolo. Di questo Laboratorio pubblichiamo gli esiti finali e non l’intero percorso ovviamente: si tratta delle copertine, ultime eseguite dopo una lunga messa a punto delle pagine interne, quindi riassunti efficaci dei rispettivi contenuti.
Come tutti gli anni viene fornito agli studenti un tema sul quale riflettere e quest’anno è toccato alla “sostenibilità”. Argomento di cui si tratta anche a sproposito, a quanto pare, e solo di nicchia nei percorsi formativi. Gli studenti hanno affrontato il tema da subito, cercando una diversificazione d’identità dei loro progetti in temi sottostanti.
Ogni gruppo (e quindi ogni rivista) ha trovato il proprio ambito di lavoro: sostenibilità e cultura-natura, un approccio antropologico e fotografico; sostenibilità ed ecodesign, con particolare attenzione a materiali e innovazione; sostenibilità e riuso, per processi e realizzazioni; turismo, nelle sue componenti di compatibilità territoriali; il tema della sopravvivenza letto senza catastrofismi; la cultura pop dentro e dietro la sostenibilità; lifestyle, cioè sostenibilità e comportamento nel quotidiano; sostenibilità e fashion design, viste con parametri inconsueti. Otto progetti completamente diversi tra loro però con una testata in comune: SOS, culture per l’ambiente. Progetti diventati pubblicazioni cartacee, a dimostrazione di quanto il progetto grafico sia parte essenziale nell’espressione dei contenuti e nella narrazione, quando valorizzata da gusto e stile. In questo vi è molto più di un esercizio.
Il Corso
Politecnico di Milano, Corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione
1° anno, secondo semestre
Anno accademico 2014/2015
Laboratorio di Progettazione di artefatti e sistemi complessi
Docenti: Mauro Panzeri, Pier Antonio Zanini
Cultore della materia: Marco Moro, direttore editoriale di Materia Rinnovabile
Ospiti: Roberto Coizet, Presidente di Edizioni Ambiente; Prof. Stefano Caserini, D.I.C.A., Politecnico di Milano
L’utilizzo delle immagini delle pagine qui pubblicate è stato consentito, ove non prodotto autonomamente, per esclusivo scopo didattico.
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