Si prospetta così un nuovo modo di vedere, di agire e di pensare nei numerosi ambiti del sapere.
Nelle scienze economiche si comincia a considerare il fatto che del 100% di risorse che attualmente sono immesse in un processo produttivo solo il 60/80% entrano nel prodotto finale mentre il restante 20/40% finisce, al meglio, in discarica o, al peggio, come rifiuti speciali. La società e, soprattutto, il pianeta non possono più sobbarcarsi questo extra costo che le industrie hanno loro fraudolentemente scaricato. Per fortuna si fa strada una visione economica che considera il flusso dinamico della materia, sia in entrata sia in uscita, come una voce che, al pari di tutte le altre, è inserita nel reale bilancio economico generale.
In questo senso nella produzione di beni e servizi guardando all’interscambio di materia ed energia con gli altri sistemi, proprio come succede in natura, si generano nuove attività produttive che assieme a quelle esistenti formano una rete molto solida ampliando il portfolio di opportunità di lavoro, di flusso economico e avendo anche il positivo azzeramento dei rifiuti.
Questo dinamismo, che si percepisce nel formare la nuova vitale tessitura della rete, apre spontaneamente a nuovi saperi che promuovono nelle scienze un serrato dialogo multidisciplinare. L’unione dei diversi punti di vista fa scoprire inediti panorami culturali con possibilità di soluzioni reali, ma inaspettate.
Dal momento che le azioni sono concretizzate dalle relazioni che i diversi soggetti creano, risulta evidente che ci saranno dei benefici molto positivi in campo sociale: dall’attuale competizione continua tra le parti si potrà passare spontaneamente alla cooperazione.
L’ambiente diventerà il ricettore della complessità di tutti questi scambi, e come cartina di tornasole dell’intero sistema ne assorbirà i positivi influssi.
La “materia rinnovabile” in questo complesso di relazioni può essere un primo ambito di riflessione, un chiaro e inequivocabile punto di partenza per comprendere e condividere le potenzialità di un approccio culturale sistemico. Essa costituisce infatti la tessitura connettiva del nostro vivere quotidiano, dalla produzione, all’economia, alle comunicazioni…