Il settore dei biocarburanti si arricchisce di una nuova tecnologia proveniente dal Brasile per produrre etanolo cellulosico di seconda generazione. È questo l’oggetto dell’accordo appena sottoscritto fra NextChem, la società controllata di Maire Tecnimont per la transizione energetica e la chimica verde, e l’azienda brasiliana GranBio, specializzata in biotecnologie industriali. La partnership tra le due società nasce con l’obiettivo di acquisire la leadership mondiale nel campo dell’etanolo a base cellulosica.
Etanolo dalle biomasse
L’etanolo cellulosico è un biocombustibile prodotto a partire dalla cellulosa, quindi da scarti agricoli non alimentari come paglia e residui lignei. È un biocarburante di seconda generazione: essendo derivato da rifiuti, cioè, non necessita di coltivazioni dedicate per la sua produzione, non sottraendo così terreni all’agricoltura.
La tecnologia GranBio 2G Ethanol è particolarmente flessibile e consente di convertire in biocarburanti a bassa intensità di carbonio praticamente tutte le tipologie di rifiuti agricoli e biomasse a base ligneo-cellulosica: la paglia, il miscanto, le bucce del mais e scarti lignei come quelli dell’eucalipto e del pino.
Dal Brasile al mercato europeo e mondiale
Il metodo GranBio per la produzione di bioetanolo è stato per ora implementato nell’impianto della società brasiliana a São Miguel dos Campos in Alagoas, il primo nell’emisfero Sud dedicato all’etanolo cellulosico. Attualmente la capacità produttiva è di 30 milioni di litri/anno e il 100% del biocarburante può essere potenzialmente esportato verso i mercati americano ed europeo.
Grazie al nuovo accordo, NextChem potrà licenziare questa tecnologia a livello mondiale, contribuendo al processo di decarbonizzazione del settore carburanti.
“L’impianto GranBio è l’unico al mondo di questo genere operativo su scala industriale.- spiega Pierroberto Folgiero, CEO di NextChem e di Maire Tecnimont - Questa nuova partnership amplia il nostro portafoglio tecnologico nell’area dei biocarburanti e ci offre l’opportunità di aggredire mercati chiave con una soluzione sostenibile, flessibile e profittevole per produrre etanolo, un prodotto chimico ampliamente utilizzato nel settore dei carburanti ma che ha anche una varietà di applicazioni industriali consolidate e un potenziale enorme. NextChem inizia a disporre di una gamma considerevole di tecnologie per produrre biocarburanti: uniremo questo con la nostra riconosciuta competenza ingegneristica e la nostra forte presenza internazionale per potenziare la nostra offerta al mercato sul fronte della transizione energetica del settore dei trasporti”.
“Insieme a NextChem guideremo lo sviluppo dell’industria dell’etanolo cellulosico a livello globale – dichiara Paulo Nigro, CEO di GranBio - In Europa le policies di settore renderanno necessaria la realizzazione di diverse decine di impianti nei prossimi anni e il nostro obiettivo è di conquistare una quota significativa di questo mercato. Possiamo fare affidamento su una tecnologia sicura e promettente per attuare una rivoluzione nel modo di produrre carburanti”.