Una delle sfide maggiori per l’economia circolare è riuscire a produrre materie prime riciclate di alta qualità, in grado davvero di competere sul mercato con le materie prime vergini. A questo mirano le più recenti innovazioni tecnologiche in campo di selezione e riciclo dei materiali di scarto.
Ne è un esempio il nuovo impianto dimostrativo di riciclo meccanico avanzato della plastica inaugurato a Lahnstein, in Germania e frutto della collaborazione fra la società norvegese TOMRA e l’austriaca Borealis. La prima, dagli anni ‘70, si occupa di tecnologie e soluzioni per ottimizzare raccolta e selezione; la seconda è invece uno dei principali fornitori mondiali di resine poliolefiniche (come il polietilene) e specializzata nel riciclo meccanico della plastica.
Plastica riciclata che può competere con la materia vergine
L’impianto sperimentale di Lahnstein tratterà rifiuti rigidi e flessibili provenienti dalla raccolta differenziata, ma a differenza della maggior parte degli impianti di riciclo attuali riuscirà a ricavare materia prime seconde di alta qualità e adatte a settori molto esigenti come quello automobilistico. Questi polimeri di elevata purezza, basso odore, elevata consistenza del prodotto e frazioni di colore chiaro, verranno commercializzati col marchio Borcycle e intendono posizionarsi sul mercato come prodotti in grado di competere con la materia prima vergine.
La fase sperimentale servirà ai brand e alle aziende produttrici per provare la qualità del prodotto, così da costruire le basi per un futuro impianto su scala commerciale.
TOMRA e Borealis: collaborare per dare una spinta all’economia circolare
"Questo impianto è solo l'inizio di ciò che è possibile fare quando gli attori chiave della filiera si riuniscono per avere un impatto davvero significativo sul mercato", commenta Volker Rehrmann, vice presidente esecutivo e responsabile per l’Economia Circolare di TOMRA. "La nuova divisione Circular Economy, lanciata di recente, dimostra quale grande ruolo abbiano la gestione dei rifiuti e i progetti cruciali come questo nell’ottica di un futuro sostenibile".
Egualmente entusiasta è Lucrèce Foufopoulos, vice presidente esecutivo Poliolefine, Innovazione e Tecnologia e Economia circolare di Borealis: "L’impianto sperimentale di Lahnstein – dichiara - incarna i principi della piattaforma EverMind fondata da Borealis, che punta ad innovare la circolarità delle materie plastiche attraverso nuove partnership. Offrire ai brand owner e ai trasformatori materiale riciclato di alta qualità, adatto per l’uso in applicazioni molto esigenti, è il più recente contributo di Borealis a un'economia delle materie plastiche più circolare. La vita richiede progresso, e attraverso la collaborazione reinventiamo un’esistenza più sostenibile".