La salvaguardia del mare passa, anche, dall’economia circolare. Nella Giornata Mondiale degli Oceani, dedicata quest’anno al tema “Innovazione per un oceano sostenibile”, un terzetto di brand italiani riporta l’attenzione sull’importanza della ricerca tecnologica per prodotti e processi sostenibili.
Il gruppo trentino Aquafil e i bergamaschi Carvico e Jersey Lomellina da anni lavorano per promuovere un’industria della moda rispettosa dell’ambiente. In particolare, dal 2013 portano avanti una partnership per la confezione di costumi da bagno con il filo Econyl. Brevetto esclusivo di Aquafil, Econyl è un filo di poliammide rigenerato fatto al 100% di rifiuti e materiali di scarto pre e post consumer, tra cui le reti da pesca recuperate dai fondali marini.

Tessile dal mare

Secondo un report di Greenpeace del 2019, ogni anno vengono abbandonate in mare 640mila tonnellate di lenze e reti da pesca in nylon. Oltre ad alimentare i vortici di plastica negli oceani, le reti fantasma causano anche l’intrappolamento e la morte di centinaia di migliaia di animali marini, fra cui i cetacei.
Per contribuire alla salvaguardi degli ecosistemi marini attraverso l’economia circolare, Aquafil ha perciò dato vita all’iniziativa Healthy Seas – a Journey from waste to wear, a cui i brand Carvico e Jersey Lomellina si sono da subito uniti. Le reti da pesca abbandonate vengono raccolte e recuperate grazie al lavoro di sommozzatori volontari dell’associazione. Vengono poi reimmesse nel ciclo produttivo, aggiungendosi agli scarti provenienti da altri settori quali l’acquacoltura, i vecchi tappeti, gli sfridi di tessuti e molti altri con un unico fattore comune: tutti fatti di poliammide 6. Il nylon 6 viene rigenerato in filo Econyl, utilizzato per tappeti e abbigliamento. Dal 2013 ad oggi, Healthy Seas ha recuperato 500 tonnellate di reti da pesca grazie all’aiuto di 170 sub volontari e 620 pescatori.

La moda che rispetta gli oceani

Carvico e Jersey Lomellina, da più di quarant’anni specializzati nella produzione di tessuti elasticizzati per lo sportswear e i costumi da bagno, sono stati tra i primi brand della moda a unirsi alla cordata di Aquafil. Dal 2013 detengono dunque l’esclusiva per l’utilizzo del filo Econyl nella confezione di costumi da bagno. E oggi stanno per lanciare una nuova fibra per lo swimwear: Xlance, resistente al cloro, in grado di proteggere dai raggi UV e soprattutto ecosostenibile al 100% perché ricavata dalle reti da pesca recuperate e dalle bottiglie di plastica riciclate.
L’impegno a collaborare affinché la filiera della moda sia sempre più sostenibile è fondamentale - dichiara Stefano Eretti, Direttore Generale di Carvico – e chi, come noi, produce tessuti, ha una grande responsabilità. In un pianeta dove l’acqua è una risorsa sempre più preziosa fare ricerca per creare tessuti che rispettino l’ambiente, ed in particolare il mare, è uno degli obiettivi per noi più importanti, che siamo lieti di condividere con Aquafil, anche grazie all’aiuto di Healthy Seas”.