La pandemia ha fermato la vendita di pneumatici ma non la raccolta di quelli fuori uso. Lo dice il report di Ecopneus, principale operatore della gestione dei PFU in Italia, che ha fatto i conti per il 2020. Nel corso dell’anno la rete gestita dal consorzio ha raccolto quasi 190mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, con 6000 richieste di prelievo esaudite presso gli oltre 21mila gommisti serviti in tutta Italia. Una raccolta capillare e costante anche nei mesi di lockdown.
Risolvere la questione delle giacenze di pneumatici
Sono state per l’esattezza 189.569 le tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte da Ecopneus nel corso del 2020. Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi sul mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, la raccolta si attesta al 96%. Un risultato importante, soprattutto se si considera che il 2020 ha registrato un crollo del 20% nelle vendite di pneumatici.
Il sistema Ecopneus ha invece mantenuto i consueti standard, grazie da un lato alla gestione efficiente delle risorse, dall’altro andando ad erodere le giacenze di PFU comunque presenti presso gli operatori e derivanti principalmente dai flussi irregolari di pneumatici che entrano in Italia senza documentazione fiscale.
Riguardo l’annosa questione delle giacenze, ovvero i quantitativi extra di pneumatici non prelevati che rimangono dai gommisti, a fine 2020 è arrivato un provvedimento della Direzione Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente che sancisce l’obbligo ai soggetti autorizzati come Ecopneus di raccogliere una quota aggiuntiva di PFU del 15% rispetto ai target di riferimento. “Grazie al provvedimento- spiegano da Ecopneus - nei prossimi mesi la situazione di attuale congestione di molti punti di sostituzione pneumatici andrà progressivamente ad alleviarsi e risolversi; resta però più che mai attuale l’imperativo di arrivare ad un sistema di tracciamento e controllo che permetta di combattere l’ingresso irregolare di pneumatici nel mercato nazionale”.
Un sistema capillare
Il sistema gestito da Ecopneus ha insomma tenuto, mantenendo un servizio di ritiro costante agli operatori del ricambio in tutta Italia senza nessuna interruzione neanche durante il lockdown. E il trend positivo continua anche all’avvio del 2021.
“Il 2021 è partito sin dai primi giorni con anche maggior sollecitudine di quella con cui abbiamo chiuso il 2020 e che ci ha permesso di raggiungere risultati soddisfacenti nonostante il contesto critico che il Paese ha vissuto” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. “Abbiamo messo in campo un importante sforzo gestionale per assicurare la raccolta dei Pneumatici Fuori Uso presso gli operatori, costantemente tutto l’anno anche durante il lockdown, in tutte le Province italiane dalle località montane alle isole minori e ponendo maggiore attenzione anche ai piccoli centri di ricambio che generano modeste quantità di PFU, dove la raccolta è più onerosa in termini di costi e logistica. Oltre il 70% dei nostri interventi di raccolta viene infatti effettuato presso esercizi di piccole e medie dimensioni, dove vengono prelevati meno di 300 pezzi per intervento”.