Domenica 15 maggio cade l’overshoot day per l’Italia, ovvero il giorno in cui il Paese va in debito di risorse biologiche con la Terra sull’anno successivo. In pratica, se tutti nel mondo consumassero come gli italiani, l’umanità avrebbe in questa data già esaurito le risorse e i servizi naturali che gli ecosistemi terrestri sono in grado di rigenerare nel corso dell’anno.
2,7 Terre e 5,3 Italie
Se l’Earth Overshoot Day è il giorno in cui “l’umanità ha consumato tutte le risorse biologiche che gli ecosistemi naturali possono rinnovare nel corso dell’intero anno”, l’overshoot day dei singoli Paesi – si legge sul sito del Network - “è la data in cui l’Earth Overshoot Day cadrebbe se tutta l’umanità consumasse come gli abitanti della nazione considerata”.
La data dell’Earth Overshoot Day 2022 (l’anno scorso cadeva il 29 luglio) verrà annunciata ufficialmente il 5 giugno, ma sul sito del Global Footprint Network sono già presenti grafici e tabelle con le date per i singoli Paesi. La maglia nera per il 2022 è andata al Qatar e al Lussemburgo, che rispettivamente il 10 e 14 febbraio avevano già consumato tutte le risorse biologiche che gli sarebbero spettate per quest’anno.
L’impronta ecologica nazionale si può tuttavia calcolare anche in altri modi. Ad esempio, secondo il National Footprint and Biocapacity Accounts, se tutto il mondo consumasse come gli italiani avremmo bisogno di 2,7 Terre, contro una media globale di 1,75.
C’è naturalmente chi fa peggio: gli Stati Uniti, il cui overshoot day è stato il 13 marzo insieme a Canada ed Emirati Arabi, consumerebbero 5,1 pianeti; l’Australia, in debito di risorse già dal 23 marzo, avrebbe bisogno di 4,5 Terre, e la Russia di 3,4.
Se i vari Paesi potessero invece contare solo su stessi e sulle proprie risorse interne, l’Italia avrebbe bisogno di ben 5,3 penisole per soddisfare le sue esigenze, mentre al Giappone servirebbero 7,9 Giapponi e agli Usa “solo” 2,4 Stati Uniti.
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