Non è più possibile ormai – e per fortuna - parlare di temi come lo sviluppo economico e l’occupazione senza rapportarli alla sostenibilità ambientale. Lavoro e transizione ecologica sono oggi istanze interconnesse, e lo saranno sempre più in futuro. Non stupisce dunque che la Settimana del Lavoro di Torino dedichi la sua terza edizione, organizzata da ISMEL - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro con il sostegno di Fondazione CRT, proprio alla sostenibilità.
Dal 21 al 26 marzo, presso il Polo del ‘900 e in altre sedi della città, si potrà assistere e partecipare a conferenze, incontri, dibattiti, proiezioni di documentari e spettacoli teatrali su economia circolare, bioeconomia, transizione ecologica e green jobs. Temi che, usciti definitivamente dalla cerchia degli addetti ai lavori, sono oggi il cuore di quella rivoluzione verde a cui guardano con speranza le giovani generazioni.

Un nuovo orizzonte di opportunità

È possibile mantenere un livello desiderabile di occupazione stabile e di sviluppo economico-sociale salvaguardando l’ambiente? Quali investimenti sono necessari per creare nuove opportunità di lavoro e per ripensare quelli tradizionali? Quale cultura del lavoro e della solidarietà è necessaria per generare una società ecologica? Quali livelli di governance sono richiesti?
Da queste domande parte la terza edizione della Settimana del Lavoro di Torino che, con un nutrito numero di
docenti e ricercatori universitari, tecnici e rappresentanti della politica, delle istituzioni e dell’industria, cercherà di fare il punto sulla rivoluzione economica e sociale che la crisi ambientale richiede sempre più urgentemente.
“La transizione ecologica avrà successo solo se sapremo trasformare gli attuali processi della produzione e del consumo.– commenta il
presidente di ISMEL Giovanni Ferrero – Ma un nuovo sistema non nasce d’un colpo, come Minerva dalla testa di Giove. La sostituzione di una fonte di energia con un'altra a minore impatto, l’introduzione dell’ambiente quale riferimento per la riprogettazione dei lavori del passato, la creazione di nuovi lavori attenti al riequilibrio dell'ecosistema, la realizzazione di processi che chiudano i cicli sono piccoli passi di un percorso positivo. Ma sono soprattutto le sole opportunità che abbiamo per utilizzare l’intelligenza di tutti noi, l’intelligenza collettiva di otto miliardi di persone, per progettare un nuovo sistema sociale in cui il lavoro non sia sinonimo di consumo incontrollato di energia, ma sia portatore di un nuovo progetto di civiltà. L’ambiente – conclude Ferrero – è un nuovo orizzonte di opportunità e non un vincolo da aggirare”

I temi della Settimana del Lavoro

Nei sei giorni di conferenze e dibattiti, il festival affronta dunque 15 temi legati alla transizione ecologica e al mondo del lavoro: governance e politiche del clima; bioeconomia; riorganizzazione del lavoro per qualità, tempo e competenze; green jobs e aspettative dei lavoratori; istruzione e formazione per creare lavoro sostenibile; agricoltura e lotta allo spreco; tecnologie digitali come risorsa per l’ambiente.
Tutti gli incontri sono fruibili in presenza – al Polo del ‘900 e altre sedi – previa registrazione oppure in streaming su YouTube e Facebook.
Il programma completo e l’elenco dei relatori sono consultabili sul sito settimanalavoro.it.

Immagine: Gregory Hayes (Unsplash)