La Ex’Tax Project Foundation, con l’aiuto di partner esperti come Cambridge Econometrics, Trucost, Deloitte, EY, KPMG Meijburgg e PwC, studia il potenziale di uno spostamento della tassazione dal lavoro alle risorse naturali.
L’ultimo studio dell’Ex’Tax Project, New era. New Plan. Europe mostra che in tal modo l’Unione europea e i paesi membri dell’Ue otterrebbero una maggiore crescita economica, un aumento dell’occupazione e un ambiente più pulito. Uno spostamento della tassazione porterebbe a un aumento del 2% del pil, nuovi posti di lavoro per 6,6 milioni di persone e una riduzione dell’8,2% delle emissioni di carbonio: il tutto entro il 2020 e con un risparmio di 27,7 miliardi di euro sull’importazione di energia nell’arco di cinque anni.

Supporto crescente a uno spostamento della tassazione

Secondo la Commissione europea passare dalla tassazione del lavoro dipendente a un sistema meno distorto come le tasse ambientali, è “una strategia vincente”: “In Europa una delle principali difficoltà è costituita dal fatto che i governi tendono ad affidarsi troppo alle tasse sul lavoro. Ma l’eccessiva dipendenza dalle tasse sul lavoro può rappresentare uno svantaggio quando queste rendono troppo costoso assumere personale. Spostare parte della tassazione su altre cose, come l’inquinamento, potrebbe contribuire all’aumento dell’occupazione e della crescita economica. La tassazione intelligente è una strategia vincente.”

La proposta di spostare la tassazione dal lavoro all’uso di risorse naturali è in circolazione da anni e molte istituzioni hanno chiesto un cambiamento in questa direzione delle politiche fiscali. Grazie al lavoro di Ex’Tax Project questa proposta sta prendendo forza.

L’inquinatore non paga

Considerando le attuali sfide globali – come i cambiamenti climatici, la scarsità d’acqua e le tensioni geopolitiche riguardo a combustibili e materiali – è sensato usare prudentemente il capitale naturale. Ma la realtà è che l’uso delle risorse naturali è quasi esente dalla tassazione.

Nel frattempo governi di tutto il mondo sussidiano addirittura il consumo di combustibili fossili (e quindi l’inquinamento) attraverso esborsi fiscali e trasferimenti di budget. L’IEA stima (per il 2015) in 325 milioni di dollari all’anno i sussidi concessi ai combustibili fossili; il doppio di quanto stanziato per quelli alle energie rinnovabili.

L’inquinatore non paga. Ecco perché siamo arrivati a una situazione in cui l’inquinamento uccide 9 milioni di persone all’anno, 1,2 miliardi di esseri umani vivono in aree soggette a scarsità idrica ed entro il 2050 si prevede che gli oceani conterranno più plastica che pesci.

Il talento è il costo maggiore

Per le aziende il costo maggiore è il talento. Al fine di abbassare i costi, gli imprenditori sono diventati molto abili nel ridurre il personale utilizzando metodi come l’automazione, la standardizzazione (contrapposta alla produzione su misura), la riduzione del numero di dipendenti fino al di sotto del necessario, l’outsourcing e l’abbassamento del livello dei servizi al cliente. Il modo in cui abbiamo strutturato il nostro sistema fiscale incoraggia realmente il business a rendere superflue le persone, causando altra disoccupazione.

Economia circolare in aumento

Recentemente il concetto di economia circolare ha guadagnato popolarità. Tuttavia, i modelli di business circolare tendono a richiedere più lavoro e conoscenza rispetto ai modelli “lineari” concentrati semplicemente sulla vendita dei prodotti, che poi finiscono in discarica. Quando gli inquinatori circolano indisturbati e il lavoro costa, far crescere le attività circolari è una battaglia molto dura.
Spostare la tassazione dal lavoro dipendente è una buona ricetta per la crescita inclusiva basata sulle qualità delle persone (capacità di lavoro, abilità e creatività) e non sull’estrazione di risorse naturali.

Il nostro sistema fiscale inefficiente necessita di un aggiornamento fondamentale per vincere le sfide del 21° secolo.
Sarà facile? No. Ma Henry Ford disse: “Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto.” Se prendiamo seriamente i Sustainable Development Goals e la crescita circolare inclusiva, dobbiamo cominciare ad allineare le politiche fiscali a questi obiettivi.

Ex’Tax Project, www.ex-tax.com

New era. New plan. Europe, www.neweranewplan.com