Senza il contributo della finanza la transizione energetica rimane una mera astrazione di facciata. Un foglietto illustrativo che per decarbonizzare il settore più emissivo ci indica sintomi e possibili cure, ma che senza un concreto supporto finanziario corre il rischio di finire in pasto all’insipido minestrone della “sostenibilità”. Se da una parte è essenziale il coinvolgimento delle banche e dei grandi fondi di investimento – specialmente in un comparto complesso come quello energetico – dall’altra stiamo assistendo a una rivoluzione guidata dai piccoli investitori che ora hanno tutti gli strumenti per finanziare progetti di energia rinnovabile.  

Anche per questo in Europa sono nate da qualche anno diverse piattaforme di green crowfunding, create per raccogliere fondi destinati ad accelerare la transizione verso un’energia pulita, economica e lontana dal febbrile mercato fossile. Dai parchi eolici a quelli fotovoltaici, dalle comunità energetiche a progetti di efficientamento residenziale. Si tratta di un tipo di finanza oltretutto più partecipativa, caratterizzata da un continuo dialogo con la community e che si fa promotrice di un’etica in grado di contagiare anche i big dell’alta finanza, sempre molto interessati al profitto ma poco agli impatti del proprio portfolio.

 

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La piattaforma Ener2Crowd

In soli 5 anni Ener2Crowd è diventata la più grande comunità di investitori etici d’Italia, con oltre 10.000 persone registrate, più di 20 milioni di euro investiti e circa 18.000 tonnellate di C0₂ evitate. La piattaforma di investimenti green si presenta come strumento di democratizzazione degli investimenti orientata a una produzione di ricchezza individuale e collettiva, che vuole cogliere il momentum della transizione ecologica come trampolino per una ridistribuzione della ricchezza più equa.

“Siamo una comunità e vogliamo che la nostra identità sia condivisa e costruita tramite il dialogo con le persone che credono in noi – ha detto Niccolò Sovico, CEO e cofondatore di Ener2Crowd alla seconda edizione del Green Investing Forum del 27 ottobre – La nostra idea di investire sostenibile non può nascondersi dentro gli uffici o dietro uno schermo, ma deve assolutamente incontrare e ascoltare a cadenze regolari la sua community di riferimento per cercare un dialogo costruttivo.”

La piattaforma si è rivelata uno strumento molto apprezzato in particolare dai giovani, con il 60% degli investitori che ha meno di 44 anni. A questo proposito Ener2Crowd ha istituito nel 2021 un bonus, chiamato GreenGeneration, che garantisce a tutti gli under 24 un +0,5% di rendimento lordo annuo su tutti gli investimenti realizzati fino al compimento del 24° anno di età.

 

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Un momento del Green Investing Forum 2023

 

Nuove regole per le piattaforme crowdfunding

Il 10 novembre è entrato in vigore il tanto atteso regolamento europeo sul crowdfunding, normativa che ha il duplice obiettivo di ampliare il raggio d’azione del mercato accessibile e garantire un certo livello di tutela per gli investitori. Ener2Crowd è stata tra le piattaforme di lending crowfunding a ricevere l'autorizzazione da CONSOB, la Commissione predisposta alla sorveglianza sui mercati. 

“La nuova regolamentazione obbliga gli operatori a fare due cose – spiega a Materia Rinnovabile Giorgio Mottironi, Chief Sales Officer e cofondatore della società benefit Ener2Crowd ‒ a strutturare meglio l’azienda per la gestione della compliance legale e creare degli strumenti che tutelino l’investitore.”

Tra gli adempimenti da soddisfare ci sono gestione dei rischi, adeguatezza della struttura, copertura finanziaria. Una compliance “quasi bancaria” che non faciliterà la vita alle piccole piattaforme. “Molte non ce la faranno perché c'è bisogno di introdurre nuove figure e tanti investimenti anche in sviluppo per adeguare la piattaforma”, aggiunge Mottironi.

 

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Tokenizzare i crediti di carbonio

Al momento il mercato dei crediti di carbonio si basa su una poco trasparente pratica di compensazione (offsetting) delle emissioni generate dalle aziende. Piantumazione, rigenerazione del suolo e conservazione della biodiversità sono solo alcuni dei modi per generare crediti. Considerando che il settore energetico è stato messo un po’ da parte in questa corsa al credito, Ener2Crowd ha pensato a un’iniziativa, non ancora ufficialmente lanciata, di tokenizzazione dei crediti di carbonio da parte degli investitori che finanziano impianti di rinnovabili e progetti di efficienza energetica.

“Attraverso una tecnologia di monitoraggio, un hardware da noi sviluppato e la blockchain andiamo a misurare quelli che sono gli offsett di carbonio generati dagli impianti per la produzione di energia rinnovabile e di efficientamento energetico – dice Giorgio Mottironi ‒ associando a ogni tonnellata un credito di carbonio che a quel punto è unico, estremamente trasparente, e scambiabile sul mercato digitale grazie al processo di tokenizzazione.”

Questi crediti saranno generati solo da quegli impianti che sono stati realizzati grazie al finanziamento delle persone, con l’obiettivo di far coincidere l’esigenza aziendale di bilanciare le emissioni con una premialità che invoglierà le persone a investire nelle rinnovabili.

 

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Immagine: Envato