Alcuni materiali possono essere sottoposti a un processo di riciclo infinito. Questa sorte però non tocca alla carta, che solitamente viene riciclata per un massimo di sette volte. Un recente studio, condotto dall’Università tecnica di Graz, ha cambiato tuttavia prospettiva a questo prezioso materiale, dimostrando come le fibre di cellulosa utilizzate negli imballaggi in carta e cartone possano essere riciclate fino a 25 volte, mantenendo la qualità.

Dal momento, però, che durante il processo di riciclo le fibre subiscono un progressivo indebolimento e accorciamento, è necessario integrarle a ogni ciclo con fibre vergini estratte dal legno. Nel settore cartario, anche per il riciclo, la materia prima rimane dunque un elemento insostituibile.

L’importanza dell’equilibrio

Dell’importanza di trovare un equilibrio fra la produzione di carta da materie prime in pura cellulosa e il riciclo a partire dai maceri è ben consapevole Lucart S.p.a. Il Gruppo multinazionale, fondato nel 1953 a Lucca, è conosciuto per i marchi Tenderly, Tutto e Grazie EcoNatural, e conta 10 stabilimenti produttivi sparsi in tutta Europa con più di 1.700 persone impiegate, con una capacità produttiva di circa 396.000 tonnellate all’anno nel settore della carta.

Si tratta di uno dei principali produttori in Europa di prodotti tissue, airlaid e di carte monolucide per imballaggi flessibili. Il gruppo conta su un know how unico nel produrre carte ecologiche. Nel 1997, infatti, aprì la strada alle carte igieniche in carta riciclata a basso impatto ambientale, lanciando una carta igienica riciclata con certificazione Ecolabel, la prima in Italia, e confezione in Mater-Bi, bioplastica in amido di mais che per la prima volta al mondo veniva usata per gli imballaggi.

Lucart produce sia da cellulosa vergine che da carta riciclata e punta a utilizzare, entro il 2030, come materia prima d’ingresso il 60% di carta da riciclare. Nell’ultimo rapporto di sostenibilità si denota come l’azienda sia sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi: nel corso del 2022 le materie prime utilizzate erano per il 44% cellulosa vergine, mentre il 56% proveniva da materie fibrose riciclate. “Un risultato che ci pone fra le prime aziende del settore per tasso di circolarità, in linea con il nostro obiettivo”, scrive Massimo Pasquini, presidente e amministratore delegato del Gruppo nella lettera agli stakeholder.

Analizzando nel dettaglio il 44% di cellulosa vergine utilizzato nel 2022, il 71% proveniva dal Sud America, il 21% dall’Europa e il rimanente 8% dal Nord America. Le materie prime impiegate da Lucart provengono da aziende che adottano sistemi sostenibili di gestione forestale, che si basano sui più alti standard definiti a livello internazionale, come FSC, PEFC, SFI.

Nonostante il legno sia la materia prima fondamentale per questo settore, l’industria della carta è responsabile solo in minima parte del problema della deforestazione. Un dato confermato anche dal report della FAO The State of the World’s Forest 2022, dove si afferma che alla base del quasi 90% della deforestazione globale ci sia l’espansione agricola. Inoltre, gran parte del legno impiegato nella produzione della carta è ottenuto dal processo di sfoltimento degli alberi, essenziale per preservare la salute delle foreste.

Riciclare per essere sempre più sostenibili

Riciclare garantisce numerosi vantaggi ambientali. Prendendo come esempio un rotolo di carta igienica, la versione in fibre riciclate ha una carbon footprint del 23% inferiore, lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, rispetto alla controparte in cellulosa vergine. Si tratta di una riduzione di circa 518,8 Kg di CO2e per tonnellata di carta prodotta. Inoltre, l’impronta idrica del prodotto riciclato è più bassa del 42%. E anche il packaging di Lucart diventa più ecologico: la linea EcoNatural, oltre a essere certificata Ecolabel e FSC Recycled, ha la confezione in carta riciclata e riciclabile.

Raggiungere l’obiettivo di impiegare nei processi produttivi il 60% di carta riciclata permetterebbe all’azienda di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030: in particolare, l’obiettivo 6, in merito alla gestione sostenibile delle risorse idriche, il 13, relativo alla lotta contro il cambiamento climatico, e il 15, che promuove la vita sulla Terra.

 

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