La maggioranza degli italiani è preoccupata per la dispersione dei rifiuti nell’ambiente, sentito spesso come un problema grave, e vorrebbe che il Paese rispettasse gli impegni europei. Per questo, in particolare, si dice favorevole al deposito cauzionale, senza distinzione di appartenenza politica.  

Sono questi, in sintesi, i principali dati emersi dalla nuova ricerca Gli italiani e l’ipotesi di un sistema di deposito degli imballaggi per bevande, realizzata a novembre 2023 per conto di A Buon Rendere - Molto più di un vuoto, la campagna nazionale, lanciata dall’Associazione Comuni Virtuosi insieme alle organizzazioni partner, per l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande (plastica, alluminio, vetro) in modo da favorire la transizione verso un’economia circolare nel settore degli imballaggi.

La ricerca è stata eseguita in collaborazione con AstraRicerche su un campione di riferimento di 1.005 residenti in Italia tra i 18 e i 65 anni d’età, in aggiornamento a una prima rilevazione effettuata nel febbraio 2022.

Il deposito cauzionale per gli imballaggi

Secondo lo studio, oltre l’80% degli italiani desidera l’introduzione anche in Italia di un sistema di deposito cauzionale che copra tutti i contenitori monouso per bevande. Più della metà degli intervistati (61,4%) dichiara di conoscerlo, ma solo l’8,1% ritiene di essere davvero ben informato sul tema. Leggermente in calo rispetto al 2022 è la percentuale di chi invece afferma di non averne mai sentito parlare (oltre il 38% rispetto al 40,4% dello scorso anno).

La maggioranza (83,1%), soprattutto donne, considera il deposito cauzionale un sistema utile all’Italia per raggiungere gli obiettivi richiesti dalla UE sui rifiuti da imballaggio. Ancora di più (85,9%) è chi ritiene giusto che l’Italia rispetti obiettivi tanto ambiziosi quanto quelli chiesti dalla direttiva Europea sulle plastiche monouso, che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie per bevande in plastica.

 

L’inquinamento è una preoccupazione bipartisan

La dispersione dei rifiuti nell’ambiente naturale preoccupa gli italiani: per il 91,6% del campione intervistato, l’abbandono delle bottiglie di plastica in strade, parchi e spiagge rappresenta un problema grave o molto grave. Il littering causato dalla dispersione della plastica viene percepito più pericoloso rispetto a quello causato da altri materiali, come nel caso delle lattine (il 90,4% del campione lo considera grave o molto grave) o del vetro delle bottiglie (87,5%).

È interessante notare, però, che questa preoccupazione non mostra distinzione di segno politico. L’abbandono delle bottiglie di plastica è considerato grave o molto grave dal 91,2% di chi sostiene di votare a sinistra e dall’89,7% di chi sostiene di votare a destra. Per le lattine le percentuali sono, rispettivamente, dell’87,6% e dell’87,1% e per le bottiglie di vetro dell’84,2% e dell’87,1%.

“Il fatto che si siano ottenute risposte sostanzialmente omogenee dagli elettori di qualunque area culturale e politica ‒ spiega Enzo Favoino, coordinatore scientifico di A Buon Rendere ‒ ci conferma che il problema e la potenziale soluzione che la nostra campagna promuove non sono temi divisivi, e generano invece lo stesso tipo di richieste nei cittadini.” Dal 1° febbraio, in Europa saranno 16 i Paesi con sistemi di deposito cauzionale attivi: “L’Italia non può permettersi di rimanere fuori dal corso della storia‒ aggiunge Favoino ‒ e chi sostiene che non ne avremmo bisogno va contro le evidenze”.

Gli italiani e il riciclo

Secondo la ricerca, più di un italiano su tre (34,4%) è scettico sul reale riciclo delle bottiglie in plastica, pensando che ne vengano raccolte in modo differenziato meno di 40 su 100. Una sfiducia che aumenta per il riciclo delle lattine (il 36,6% pensa che non si arrivi nemmeno a 40 su 100) mentre va meglio per il vetro: il 44% ritiene che si riciclino più di 60 bottiglie su 100.

“I risultati emersi ‒ dichiara Silvia Ricci, coordinatrice della campagna A Buon Rendere suggeriscono che la narrazione nazionale sull’‘Italia campionessa del riciclo’, adottata anche in reazione ad alcune misure del Regolamento Europeo Imballaggi e Rifiuti da imballaggio, non risulti convincente. La dispersione degli imballaggi che gli Italiani hanno quotidianamente sotto gli occhi li induce probabilmente a dubitare di tale narrazione. Ogni anno oltre 7 miliardi di contenitori per bevande sfuggono al riciclo, uno spreco che potrebbe essere ridotto del 75-80% attraverso l’introduzione di un sistema di deposito efficiente con vantaggi ambientali, economici ed occupazionali.”

E infatti oltre l’84% delle persone intervistate sostiene che le tasse sui rifiuti siano troppo alte, mentre l’86,1% che sia grave o molto grave che i contenitori non differenziati finiscano – come attualmente spesso avviene – in discariche o inceneritori a spese dei contribuenti.

 

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Immagine di copertina: Polina Tankilevitch, Pexels

 

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