Nasce la nuova Assoambiente, l’Associazione che rappresenta a livello nazionale e comunitario le imprese private che svolgono servizi ambientali, gestiscono rifiuti e sono attive nel campo dell’economia circolare.
La nota ufficiale del 12 aprile annuncia diverse novità per la storica organizzazione che vanta oltre 70 anni di attività e che ora, da componente interna di FISE, diventa soggetto autonomo a tutti gli effetti.

Una grande associazione che abbraccia tutto il ciclo integrato dei rifiuti

Si tratta di un passaggio storico per l’Associazione che ha alle spalle oltre 70 anni di attività”, dichiara il presidente Chicco Testa. E in effetti l’assetto di Assoambiente è da oggi rivoluzionato: da componente interna di FISE, diviene oggi soggetto giuridico autonomo, pur mantenendo l’adesione alla Federazione Imprese di Servizi.
Al suo interno, inoltre, viene integrata Unicircular, l’Associazione delle Imprese dell’Economia Circolare, e Paolo Barberi, già presidente Unicircular, entra nel board dei Vice Presidenti. Unicircular sarà una delle 4 sezioni della nuova Assoambiente insieme a “Servizi e raccolta rifiuti urbani”, “Gestione impianti di trattamento e valorizzazione” e “Rifiuti speciali, intermediazione e bonifiche”.
“I
l sistema Assoambiente – continua Testa - abbraccia ora tutto il ciclo integrato dei rifiuti: raccolta, stoccaggio, trattamento per il recupero di materia, produzione di materie e prodotti secondari, preparazione per il riutilizzo di beni, componenti e articoli, servizi e logistica utili a modelli di business circolari, bonifiche, recupero di energia per i rifiuti non riciclabili e smaltimento in discarica”.
Anche la compagine associativa si rafforza: tra adesioni dirette e tramite altri soggetti associativi, Assoambiente oggi rappresenta circa 600 imprese, con un valore di fatturato e occupazione che, per le sole imprese direttamente aderenti, si aggira intorno a 15 miliardi di euro, con circa 40.000 dipendenti.
È un nuovo modello – conclude Testa - che consentirà di unire gli sforzi e le competenze e di essere ancora più incisivi ed efficaci anche nelle interlocuzioni con le istituzionali locali, nazionali ed europee”.

Immagine: Martin Reisch (Unsplash)