Se la dieta mediterranea è così buona, salutare e sostenibile da essere diventata patrimonio Unesco, anche vasetti e barattoli che ne custodiscono intatti sapori e proprietà vogliono il loro riconoscimento. È così da quest’anno RICREA, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio, collabora con Legambiente all’allestimento del Museo vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi, in provincia di Salerno.

Imballaggi in acciaio per custodire i sapori della dieta mediterranea

Dalle conserve di pomodoro alle verdure, dal prezioso olio d’oliva al pesce, gli imballaggi in acciaio – barattoli e scatolette - custodiscono sapori e proprietà nutritive di tanti alimenti base per la dieta mediterranea. E lo fanno rispettando l’ambiente, dal momento che l’acciaio è un materiale che si ricicla al 100% potenzialmente per infinite volte, tornando a nuova vita sotto forma di chiodi, binari ferroviari o arredi urbani.
Da qui nasce dunque la nuova collaborazione fra RICREA e Legambiente, che dal 2013 gestisce l’ecomuseo di Pioppi, per l’installazione di alcuni panelli informativi dedicati agli imballaggi in acciaio e al loro corretto smaltimento nella raccolta differenziata.
“Da vent’anni RICREA e Legambiente mettono a punto progetti condivisi, collaborando per sviluppare attività divulgative e di sensibilizzazione su tutto il territorio, sia a livello nazionale che locale - spiega Roccandrea Iascone, Responsabile comunicazione di RICREA -. Gli imballaggi in acciaio non solo proteggono gli alimenti assicurandone una perfetta conservazione, ma rappresentano un perfetto esempio di economia circolare. Dopo l’utilizzo, è importante differenziarli correttamente affinché attraverso il riciclo possano rinascere sotto forma di nuovi prodotti, come la panchina in acciaio riciclato che abbiamo donato al museo”. Nel 2020 in Italia sono state avviate a riciclo oltre 370mila tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare circa 3.700 km di binari ferroviari, confermando come il Paese sia già in linea con l’obiettivo dell’80% previsto dalle direttive europee entro il 2030.

Ricrea dieta mediterranea

Il Museo vivente della Dieta Mediterranea

Recentemente rinnovato, il Museo vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi si compone di sei sale espositive con postazioni interattive e sensoriali che, tra cultura materiale e memoria orale, raccontano la storia e le tradizioni dei popoli del mediterraneo.
Non è un caso che un museo dedicato alla dieta mediterranea sia nato proprio in questo piccolo paese in provincia di Salerno. “Qui a Pioppi – spiega Valerio Calabrese, direttore dell’Ecomuseo - studiò lo scienziato Ancel Keys, considerato il padre della Dieta mediterranea poiché ebbe il merito di farla conoscere a tutto il mondo. Dalle sue scoperte emerse come, lungo le coste del Cilento e del Mediterraneo, le persone vivessero meglio e più a lungo grazie soprattutto a ciò che mangiavano”.
Oltre alle varie installazioni interattive e a una sala dedicata alla pasta fatta in casa (con video tutorial delle massaie cilentane!), il museo ospita anche la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia.

Informazioni per visite sul sito del museo www.ecomuseodietamediterranea.it