Nel momento in cui leggi questo articolo, probabilmente sei ancora alla ricerca degli ultimi regali di Natale. La solita corsa ai “pensierini” last minute per assecondare la tradizione più consumista di sempre o, cinismo da Grinch a parte, per non fare mancare il nome di nessuno fra i pacchetti sotto l’albero. Ma se l’obiettivo è sorprendere e rallegrare amici e parenti, i dati dei consumi nel periodo natalizio smorzano il sorriso. I numeri infatti parlano chiaro: il “most wonderful time of the year” in realtà è anche il più inquinante, sia per quanto riguarda i consumi e gli sprechi, sia per le emissioni e l’accumulo di rifiuti.
Una grossa fetta dei regali ricevuti a Natale spesso rimane inutilizzata e, per questo, nel breve termine finisce dritta in discarica. Cosa fare allora per contrastare un trend così negativo? Per noi di Materia Rinnovabile la risposta più immediata è nel riciclo e nel riuso degli oggetti indesiderati o nell’acquisto del second hand. O, in alternativa, nell’acquisto di uno strumento la cui utilità non si esaurirà mai, come un libro. E, più nello specifico, un libro capace di svelare nuovi orizzonti, aprire la mente e sensibilizzare sui temi più critici del nostro tempo.
Ecco allora cinque libri, cinque consigli di lettura (nonché idee regalo last minute ma intelligenti) da parte della redazione di Materia Rinnovabile per affrontare con spirito diverso questo Natale.

Ecovisioni di Marco Gisotti

Partiamo col cinema. Ognuno di noi probabilmente avrà un amico cinefilo con una citazione cult pronta per ogni occasione e una passione autentica per il grande e piccolo schermo. Sempre ammesso che quell’amico cinefilo non siate proprio voi. In quel caso vi consigliamo Ecovisioni - L’ecologia al cinema dai fratelli Lumière alla Marvel in 100 film e 5 percorsi didattici di Marco Gisotti (Edizioni Ambiente).
Ecovisioni non è semplicemente un libro sul cinema, ma una lente di ingrandimento per osservare le trasformazioni culturali e l’evoluzione della sensibilità ecologica attraverso la settima arte. Dalla sua nascita fino a oggi, infatti, il grande schermo è sempre stato specchio del sentimento collettivo, dalle inquietudini alle speranze di intere generazioni. Un volume che passa in rassegna 125 anni di storia del cinema internazionale per svelare come nel tempo il messaggio ambientalista sia cambiato e si sia fatto sempre più insistente in ciascuna narrazione, a prescindere dal genere o dalla nazionalità. Dai primi film cult come Metropolis, Frankenstein e King Kong, fino al pellicole pop più note come Jurassic Park, Matrix e Avatar. Dal cinema indipendente all’animazione fino anche all’ormai inarrestabile e sempre più articolato filone dei supereroi.

La rivincita dell’usato di Pietro Luppi e Alessandro Giuliani

Lo abbiamo detto prima. La risposta alla mole di regali indesiderati, inutilizzati e alla fine tristemente cestinati è il riuso. E non solo per ridurre le tonnellate di oggetti che ogni anno finiscono in discarica a causa del Natale, ma anche per scoraggiare il mercato e la mentalità consumista che prevede l’acquisto forzato di un oggetto nuovo e scoraggia il riciclo di uno vecchio. Forza, liberiamoci dallo stigma dei regali riciclati così come ci siamo liberati da quello legato all’acquisto second hand!
Con questo spirito, vi consigliamo La rivincita dell’usato – Le nuove prospettive del primo pilastro dell’economia circolare di Pietro Luppi e Alessandro Giuliani (Edizioni Ambiente), la panoramica completa di un settore in continua crescita e trasformazione, che da solo in Italia dà lavoro a quasi 100mila persone. La rivincita dell’usato, scritto da due dei massimi esperti del settore nel nostro Paese, è la radiografia accurata di un mercato affascinante e dalle molte anime. Utile per indagare le motivazioni che spingono i consumatori a fare i loro acquisti e i pensieri di chi invece raccoglie, vende e compra le merci usate. Persone che, ogni anno, sottraggono alla discarica mezzo milione di tonnellate di materiali, trasformandoli in risorse dalle innumerevoli vite.

Jungle Justice di Lise & Talami

Non un libro, ma un fumetto. Una categoria che negli ultimi anni ha giustamente conquistato una porzione sempre più ampia fra gli scaffali in libreria. Come i libri, e a volte anche di più, graphic novel e fumetti riescono a raccontare le problematiche sociali e ambientali con sentimento, creatività e immediatezza.
È il caso di Jungle Justice di Lise & Talami (Coconino Press), un fumetto che però ha poco di convenzionale, almeno nelle scelte grafiche e nelle soluzioni stilistiche. Collage, sovrapposizioni fotografiche, tinte piatte e disegni grotteschi per mettere su carta una distopia in cui le specie viventi si sono alleate per sconfiggere l’uomo e “deantropizzare” la Terra, ponendo fine all’inquinamento e prendendo finalmente possesso del Pianeta. Una lettura esilarante che capovolge lo scenario mondiale: “L’Uomo distruggerà la Terra, si dice da trent’anni. L’Uomo distruggerà l’Uomo, ammoniscono gli scienziati in tempi più recenti. Questo libro racconta invece che la Terra distruggerà l’Uomo”. Così piante, funghi e animali si ribellano al consumo del suolo, alla cementificazione selvaggia e all’alterazione del clima, ponendo fine a quell’era che – proprio per questa ragione – abbiamo battezzato come Antropocene.

Salute planetaria a cura di Samuel Myers e Howard Frumkin

Che sia mentale o fisica, il tema della salute è forse uno dei più grandi protagonisti dei nostri anni. Ci preoccupiamo della provenienza del cibo che mettiamo nel piatto e della qualità dell’aria che respiriamo, definiamo “sane” o meno le relazioni e poniamo sempre più attenzione al benessere e all’equilibrio emotivo.
Parlare di salute significa toccare innumerevoli temi interconnessi fra di loro e muoversi lungo legami e connessioni a volte non così palesi. Per questo, per chiunque sia interessato ad approfondire l’argomento, vi consigliamo Salute Planetaria – Proteggere la natura per proteggere noi stessi a cura di Samuel Myers e Howard Frumkin (FrancoAngeli). Con un approccio interdisciplinare, questo libro svela l’ampio spettro di tutti i possibili effetti che i cambiamenti apportati dall’uomo alla natura possono avere su di noi. Dagli alimenti contaminati o alterati al diffondersi di malattie infettive, dagli effetti delle migrazioni a quelli dei conflitti. Salute Planetaria spiega chiaramente come la salute umana dipenda dalla salute del pianeta, e presenta una serie di strategie per combattere gli effetti negativi dei cambiamenti ambientali, come – per esempio – il controllo delle esposizioni tossiche, la ricerca e gli investimenti in energia pulita e il miglioramento della progettazione urbana.

Una Terra per tutti

Cinquant’anni fa un libro scoperchiava il vaso di Pandora. The Limits to Growth – il celebre report che il Club di Roma commissionò a quattro ricercatori del MIT – per la prima volta svelava i limiti dello sviluppo, mostrando una visione del futuro spaventosa. Quella previsione, elaborata attraverso i più avanzati strumenti di calcolo disponibili nel 1972, si è rivelata esatta: l’umanità si sta spingendo sempre più verso un punto di non ritorno. E di questo – sfortunatamente – ce ne rendiamo conto giorno dopo giorno.
Esattamente a distanza di cinquant’anni dalla pubblicazione di quel primo report, quest’anno una nuova comunità di ricercatori (Sandrine Dixson-Declève, Owen Gaffney, Jayati Ghosh, Jorgen Randers, Johan Rockström e Per Espen Stoknes) ha stato presentato Earth for All: A survival guide for humanity, pubblicato in Italia come Una Terra per tutti – Il più autorevole progetto internazionale per il nostro futuro (Edizioni Ambiente). Un libro che è a tutti gli effetti un antidoto alla perdita di speranza. Attraverso i più aggiornati software di previsione e modellizzazione, infatti, gli autori hanno individuato cinque possibili soluzioni per invertire la rotta, nel giro di una sola generazione, e gestire la crisi entro i limiti planetari. Una visione solida in tempi dominati dall’incertezza. Che è, forse, quello di cui abbiamo più bisogno in questo periodo segnato da una sorta di rassegnato pessimismo.

Immagine: Goxy BGD (Unsplash)