Anche nel mondo del packaging è possibile tornare a dare nuova vita a scarti e sottoprodotti. Lo ha di recente dimostrato lo storico gruppo cartario Fedrigoni, che ha lanciato sul mercato Re-Play, un rivoluzionario range di prodotti frutto dell’upcycling della glassine, cioè il supporto siliconato scartato nelle fasi di applicazione delle etichette autoadesive, che finora veniva in parte riciclato e in parte smaltito in discarica. Il liner, ritirato presso gli utilizzatori finali, diventa ora, e per la prima volta, parte del frontale dell’autoadesivo, acquistando valore e permettendo di abbattere scarti, emissioni e consumi di energia.

Dall’upcycling della glassine nasce Re-play

Da Cenerentola a reginetta del ballo. Fare upcycling significa trovare l’incantesimo giusto per trasformare materia altrimenti destinata al fine vita, ma ben oltre la mezzanotte. Per la glassine ci ha pensato Fedrigoni, eccellenza nel mondo delle etichette e dei materiali autoadesivi e delle carte ad alto valore aggiunto per packaging di lusso. La gamma Re-Play è infatti il risultato di una soluzione di economia circolare che inizia con il programma di raccolta delle siliconate.
“L’obiettivo di Fedrigoni è di rendere il cliente finale parte integrante del processo di economia circolare, coinvolgendo tutta la filiera a partire dagli stampatori, che per primi utilizzano il materiale autoadesivo - commenta
Fulvio Capussotti, Executive Vice President Fedrigoni Self-Adhesives - Sul fronte del riciclo, invece, è stata siglata una partnership esclusiva con Les Papeteries de Clairefontaine, proprietaria di un processo di repulping a basse temperature grazie all’utilizzo della biomassa: la glassine, aggiunta a carta da macero bianca, dà vita a un prodotto di alta qualità senza processi invasivi di deinchiostrazione, e con un consistente risparmio di materia prima”.
Nasce così la nuova gamma Re-Pla
y, che consiste in quattro tipi di carte riciclate al 100%: Nature White, Martelé, Retrò e Pearl. Tutte potranno contare sulla certificazione FSC recycled, che ne attesta la composizione e il valore di prodotto riciclato e sostenibile.

Il percorso di Fedrigoni verso la circolarità

“Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso perché è in linea con molti dei nostri obiettivi ESG, in termini di riduzione dei rifiuti e di abbattimento delle emissioni di CO2”, continua Capussotti.
Fedrigoni Self-Adhesives è infatti tra i cinque fondatori di
CELAB-Europe, un consorzio che attualmente conta 30 membri dedicato all’implementazione di un nuovo modello di business per i materiali autoadesivi, basato sull'economia circolare. Uno degli obiettivi del consorzio è proprio quello di identificare e applicare collettivamente, entro il 2025, soluzioni di riciclaggio e riutilizzo dei liner e degli sfridi delle etichette autoadesive, sviluppando un modello sostenibile e circolare per oltre il 75% dei materiali utilizzati in Europa.

Immagine: etichette Fedrigoni